REVOCA DELLA CITTADINANZA
AL “PUGILE DELL’ISIS”. NEL 2015
MOUTAHARRIK DIVENNE ITALIANO

VALMADRERA – Di origini marocchine e cresciuto a Valmadrera sin da piccolo, abitava a Lecco quando è stato arrestato con le accuse di terrorismo internazionale insieme alla moglie cresciuta in Valsassina. Ora Abderrahim Moutaharrik si vedrà revocata la cittadinanza italiana, ottenuta nel 2015 pochi mesi prima che la Digos sgominasse il suo piano di partire con la famiglia per unirsi all’Isis.

Nei confronti del kickboxer e dei suoi amici vennero documentati messaggi personali indirizzati dal Califfato con l’incitamento a compiere atti di terrorismo control’Italia. Il pugile ricevette anche una sorta di poesia, ribattezzata dagli inquirenti “poema bomba”. Oggi Moutaharrik, condannato in via definitiva a sei anni, è detenuto in cella di massima sicurezza in Sardegna.

Il decreto del Viminale è già stato trasmesso al Quirinale. Il suo è il primo caso italiano di revoca della cittadinanza, provvedimento fortemente voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini in giornate in cui il tema della cittadinanza è tornato d’attualità.

Nessuna decisione invece è stata presa a riguardo di Salma Bencharki, condannata a 3 anni e 4 mesi per gli stessi reati del marito.

RedCro

 

VIA LA CITTADINANZA ITALIANA AL “PUGILE DELL’ISIS”. LO PROPONE IL VIMINALE, È UNA PRIMA VOLTA