BRIVIO, IL BILANCIO IN RITARDO
E QUEI “SEGNALI DI FUMO”…

Si parla in queste ore del conto consuntivo, il documento che il Consiglio deve esaminare che certifica quanto fatto sotto il profilo finanziario dall’amministrazione comunale lo scorso anno. Questa settimana  le diverse commissioni del Consiglio Comunale hanno potuto, con gli assessori e i dirigenti di settore, conoscere, approfondire  e valutare il documento.

Il ritardo c’è stato, rispetto al termine di fine aprile ma a differenza dello scorso anno lo ritengo fisiologico e motivato anche dall’avvicendamento recente della dirigenza del settore. Agli effetti pratici non cambia nulla, nessun danno ne deriva per i cittadini. Sono i freni sul bilancio preventivo che semmai ipotecano e ritardano spese ed investimenti e quindi opere e servizi. E sotto questo aspetto se non siamo i primi della classe poco ci manca. È la stessa ragione per la quale andiamo in Consiglio Comunale a breve. La Prefettura ha diffidato il Comune non tenendo conto di una nostra comunicazione che già indicava l’avvio della  procedura di approvazione che prevede, tra l’altro, che l’elaborato resti comunque depositato per venti giorni prima dell’esame da parte del Consiglio.

Vorrei tranquillizzare comunque i cittadini ed anche i gruppi consigliari che durante questi due mesi di stop dei lavori consigliari, abbiamo lavorato sodo in un quadro istituzionale che assegnando alla Giunta competenze operative, a volte non prevedendo un passaggio in Consiglio, può adombrare l’idea di una sorta di stagnazione. È esattamente il contrario. Non avendo ricevuto accuse (se non a… ruota della comunicazione della Prefettura) evito “l’excusatio non petita” e mi limito a garantire che al netto del fervore elettorale, dei luoghi comuni che prendono il posto di un confronto sui contenuti e infine delle schermaglie elettorali, in Comune c’è tanta carne al fuoco e non c’è sempre bisogno di mandare segnali di fumo!

Virginio Brivio

Sindaco di Lecco