FALLITA LA MAGGI CATENE:
UN CRAC DA 27 MILIONI,
53 I LAVORATORI A CASA

LECCO – Dichiarata fallita la Maggi Catene di Olginate: formalizzata oggi dalla Prima Sezione Civile del tribunale di Lecco la decisione di decretare il fallimento della storica azienda, presieduta pochi anni fa dall’ex n. 1 di Confindustria Lecco Giovanni Maggi.

Appresa la notizia, i lavoratori della fabbrica hanno dovuto abbandonare l’impianto industriale e hanno dato vita a un presidio davanti ai cancelli, insieme ai rappresentanti sindacali.

La crisi della Maggi proseguiva da anni, a inizio 2018 l’avvio della procedura di concordato preventivo con un “buco” di 27 milioni di euro; i creditori hanno poi respinto, due mesi fa, il piano di rientro avanzato dalla proprietà – che proponeva il pagamento di una decina di milioni, dilazionato lungo sette annualità – e lo scorso 14 maggio è stato ufficializzato il mancato raggiungimento della maggioranza dei titolari di crediti a favore del progetto.

Ieri la camera di consiglio e oggi la drammatica dichiarazione di fallimento da parte del collegio giudicante presieduto da Ersilio Secchi (a latere Edmondo Tota e Mirco Lombardi), decreto che di fatto cancella 53 posti di lavoro.