OLIMPIADI 2026, VIRGINIO BRIVIO:
“OCCASIONE ANCHE PER LECCO
E IL SUO TERRITORIO”

L’evento olimpico riverbera anche su Lecco e il suo territorio entusiasmo e opportunità. Di là dall’evento, che anche come Presidente ANCI mi vede sinceramente in sintonia con il coro di elogi per la meta raggiunta (e un ringraziamento speciale va al ruolo scelto e che svolgerà il “nostro” Antonio Rossi), credo davvero che si possa mettere in campo una programmazione seria e articolata d’interventi correlati. Il tutto non ispirato al principio che le Olimpiadi invernali 2026 di Milano e Cortina siano una sorta di pozzo di San Patrizio nel quale pescare risorse a piene mani.

Se è fondamentale la governance di un avvenimento di questa portata è bene anche che ciascun soggetto sappia come muoversi e quale contributo possa offrire alla causa. Il ragionamento vale per le istituzioni pubbliche e per quelle private, e in questo senso penso veramente che si possa varare un “format” calibrato su una data precisa (il 2026 appunto) consapevoli che, anche in termini tecnologici,  solo per fare un esempio, da oggi al giorno del via, non trascorreranno solo sei anni solari ma un’epoca.

È persino scontato che oltre il luccicante giardino delle aspettative sportive oggi siano da cogliere le ricadute su opere e investimenti. Sulle prime è meglio essere ovvi che originali per dire che se non mettiamo a frutto le olimpiadi, evento raro, per migliorare le nostre infrastrutture, allora significa che siamo un paese arretrato e che ci meritiamo le “incompiute” che pullulano a ogni latitudine e che possiamo riassumere nell’allegoria della Salerno-Reggio Calabria.

Vi sorprendete se metto in cima alla lista la Lecco-Bergamo (ancora alla ricerca di una paternità) e quel che significa in termini di collegamento nel quadrante nord della Lombardia e con la Svizzera. Ma c’è un altro aspetto che riguarda lo sviluppo del nostro territorio, da una parte la carta del turismo che può essere giocata in molteplici campi e aspetti e che, mi permetto di suggerire, deve “assoldare” alte e qualificate professionalità. Non è più il tempo del turismo fai da te come ha ben spiegato l’architetto Kipar nel recente incontro di presentazione del concorso Waterfront.

Il secondo aspetto riguarda l’imprenditoria lecchese, individuabile nella sua variegata composizione e già educata e allenata a misurarsi sui mercati internazionali e altamente competitivi qui a Lecco. Ma qualche ulteriore idea, sulla base dell’esperienza diretta arricchita dalla rappresentanza di oltre 1.400 Comuni lombardi, ciascuno a modo suo investito da questo evento benevolo, non mancherà di provenire anche dalle diverse realtà.

Oggi voglio chiudere con una regola imparata sul campo e che riassumo in tre parole: tempi, procedure, risorse. Se si rispetta e si armonizza questo trittico la strada per Cortina e per la Valtellina non sarà in salita!

Virginio Brivio

Sindaco di Lecco