CARTA VETRATA “ELETTORALE”.
A SINISTRA: IL BICCHIERE,
LE BOCCE E LA ZANZARA

E la sinistra di Lecco si ritrova nel giorno del trionfo in Grecia di colui che la vecchia sinistra ha rottamato prima di ricompattarla.L’Appuntamento é al Circolo Ferriera di san Giovanni.

L’ex Bocciofila Bonfanti è il palcoscenico della prima riunione pubblica di quello che dovrebbe essere l’embrione della Lista per le elezioni comunali del prossimo 10/11 maggio.

Guardando i convenuti pare proprio che siano rimasti chiusi lì dentro da anni.
Poco più di 30 persone contando anche boccia al punto e boccino.

Al tavolo della Presidenza dopo conciliaboli e caffè con Giancarlo Bandinelli e Tino Magni – le bocce più usurate della partita – prende posto il candidato sindaco in pectore Alberto Anghileri.Mio marito mi guarda e mi sussurra all’orecchio:
– Se non ci fosse lui non ci sarebbe nemmeno la terra per far correre le bocce. 

Lo vedo come quella foto di Pio Galli sopra quel cumulo di vergella alla vecchia Arlenico ad arringare i lavoratori. Qui lui però non ha sotto la vergella ma una montagna di negligenze degli altri.E partono i discorsi. Le buone intenzioni.

C’è chi è venuto per fare i cicchetti così giusto per far sapere che c’è. Chi invece è convinto che “siam tutti giovani e forti” 
ma poi non son mica tutti morti?La critica al Sindaco Brivio e alla sua Amministrazione è feroce.
Lo fa subito lo stesso candidato sindaco nominato Anghileri: “se mi chiedono e se chiedono in giro cosa ha fatto questa Amministrazione nessuno sa dirlo” 

Cosa si ha in mente per Lecco?
E c’è chi prova a far scorrere sulla sabbia una boccia che scotta. Lo fa male e lo fa mettendo i piedi nel piatto ma la sinistra sugli spalti della ex bocciofila non è ancora pronta per l’autocritica.
Come nei miei anni settanta nell’aria c’è l’autoassoluzione.
C’è chi vede il bicchiere mezzo vuoto, chi lo vede mezzo pieno.

A sentire i discorsi invece è più probabile che la verità sia: 
“Nemmenoilbicchiere”

“Con la sinistra cambia Lecco” è, infatti, lo slogan.
Bello, accattivante e speranzoso.
Sentita la discussione – ma non serviva neppure – vien da chiedersi però: chi cambia questa sinistra?’. Viste le facce e pure i discorsi. 
Visto il polso sulla città, vista la latitanza in questi anni degli stessi che oggi vogliono cambiare Lecco.

C’é chi propone il Porto alla Malpensata.
Chissà se sa che c’è già un Progetto ormai pronto. Lo conosce? Lo sa quanto è invasivo?
C’é chi vuole accorpate LineeLecco con le altre aziende del territorio senza allargarsi ad altre società di fuori così, secondo lui, il Comune può tenere la società.
Fa nulla che c’è un piano d’ambito sovraprovinciale che ti impone di ragionare all’opposto;

“Ora giriamo nei quartieri” è il mantra di tutte le forze politiche sotto elezioni, e anche qui boccia punto non è da meno. 
Io ingenuamente dico a mio marito: 
 ma in questi anni sbaglio o non l’hanno mai fatto?

Lui mi guarda con i suoi occhi di grano e montagna e mi manda un bacio con le lebbra, sorride e mi mette un dito sulla bocca.

Poi mi distraggo. 
E sento lontano il sibilo della boccia che rotola: “andiamo a sentire quali sono i problemi dei cittadini”.
Non lo sanno? Dove sono stati in questi 5 anni? A sì in Comune chiusi e con le orecchie tappate.

La boccia corre corre….

Uno alza la mano ma poi la domanda la tiene per sé.
Anghileri fa del suo meglio “dobbiamo passare dall’io al noi” 
e gli interventi che seguono sono tutti ricettivi.
io sono contento che c’è Alberto”
“io ringrazio Alberto”; “io ho fiducia in Alberto”, “La scelta che ha fatto Alberto, sono contenta”

Dall’io al noi e ritorno. Boccia al volo

Qui, da come butta la partita Anghileri, non essendo Ercole, gli conviene fare l’accosto con la sua boccia e chiedere ospitalità nella lista del PD. 
Perché uno dovrebbe votare – più dell’altra volta – questa sinistra che ha fallito in questi anni proprio a Lecco?

Con che credibilità si presenta agli elettori questa sinistra da boccia e ops, mancata?

Ma dalla sala son tutti convinti la lotta deve essere dura; serve la sinistra più di governo che di credibilità perché va bene tutto ma come dice un giocatore presente proprio la fila dietro me: “ci sono le zanzare nelle docce del Bione”

Voglio i vecchietti di Lunari… non tutte le bocce sono bocciate

carta vetrata firma