DISASTRO TARES: VENTURINI
CI SCRIVE SU UN RACCONTO

LECCO – Il consigliere comunale di Idv Ezio Venturini ci invia questa “storia” – immaginartia ma non troppo – originata dalle vicende legate alla famigerata Tares. E nel caso specifico alla mini-rateizzazione lecchese. Un “buon Natale” anticipato e molto, molto amaro per una famiglia-tipo dell’Italia del 2013.

Milleduecento Euro al mese non sono certo briciole pensava Carlo ritornando a casa dopo una lunga giornata di lavoro. Ad aspettarlo sulla porta nell’ euforia e nell’atmosfera prescolastica  c’era Sonia , la figlia ormai undicenne che si apprestava con grande entusiasmo al primo giorno di scuola. La prima media, primo e grande traguardo, non incolume da timori o paure di doversi  immergesi  in quel nuovo ambiente , ma felice e entusiasta nell’affrontare la nuova esperienza. Elvira intanto apparecchiava la tavola , stanca ormai di pensare assillata da quel pensiero fisso di come fare o cosa fare per risolvere quel grande problema. La mente paragonabile ad un frullatore sminuzzava logiche e riflessioni . Elvira una donna sulla quarantina , lavorava a partime in una impresa di pulizie a quattrocentocinquanta  Euro al mese , soldi necessari  per pagare faticosamente quel mutuo di 550 euro che lei e il marito Carlo avevano aperto circa 8 anni prima . Una piccola casa di 80 MQ  con un Garage . La grande decisione della vita che costava ormai alla coppia  ogni genere di sacrificio, vacanze a casa  e nessuna ormai  uscita serale se non ché qualche visita di parenti o amici. Una vita spesa in lavoro e privazioni , ma felici di vedere crescere Sonia l’amore della loro vita. I libri erano già pronti , 300 euro circa di sacrifici che sommati ad altri centocinquanta di materiale scolastico e qualche buono mensa  raggiungevano oramai  la cifra del famigerato mutuo. Un mese tremendo , anticipato nei mesi  precedenti  di bollette di gas e luce  e dalla conosciutissima e agghiacciante rata  mensile delle spese condominiali . Un attimo di respiro il mese di ottobre ,per poi incombere sulla rata semestrale di 280 euro dell’assicurazioni di quella vecchia  auto , ma necessaria  per condurre al lavoro Carlo e permettendogli così di percorrere quei 20 Km tra andata e ritorno . Un costo annuale  di notevole importanza   l’auto, tra la benzina ,l’ assicurazione e il  bollo auto  in scadenza a dicembre : giusto il regalo di Natale con l’aggiunta di quel posto in prima fila che è l’abbonamento Rai.   Tintinnate Elvira non sapendo ancor di più cosa fare con fievole passo  si avvicinò  a Carlo e con pavido coraggio borbottò : “ è arrivata la Tares “   

Carlo ebbe un attimo di smarrimento , appoggio ,quasi dovesse  cadere , il palmo della  mano destra  sul tavolo  e chiese :” Quanto”  e alzando la testa e gli occhi al cielo attese quella sentenza .

“280 Euro “ bisbigliò  Elvira.

Ancora fiducioso Carlo replico con voce secca “ Scadenza”.

 Elvira sussurrò scoraggiata ” 16 settembre  2013”. Rendendosi conto di essere all’ 11 settembre .

 Carlo si dovette sedere per non cadere e con rapido calcolo si mise a pensare come avrebbe dovuto fare, ma  poi con ottimismo chiese ad Elvira “ quante rate?“. Solo due  replicò la moglie, la prima di  46 Euro al 16 settembre e l’altra di 234 Euro  al 16 dicembre .  

Carlo riprese subito fiato e  immaginò con calcoli iperbolici di come avrebbe dovuto pagare la seconda rata . La soluzione c’era ,era evidente ,tra tutti gli strascichi di spese coperti dalla provvidenziale   tredicesima esisteva ancora uno spiraglio: quei famosi duecento euro che gli permettevano tra pranzo e piccoli regali alla moglie e all’amata figliola di trascorrere un Natale apparentemente felice.

A deliberazione trovata si sedettero al tavolo per la cena serale .  Carlo in silenzio pensò : milleduecento euro al mese non sono niente, ma si consolò subito pensando ad Antonio , al suo collega di lavoro se sarebbe riuscito  a pagare , la moglie non lavora e ha pure  due figli  e  l’affitto da pagare . Fece anche una riflessione  : che  ci fossero state più rate sarebbe stato di grande aiuto .” Passami l’acqua per favore “ chiese la Figlia interrompendo così  la meditazione di Carlo.” Allegria beviamoci sopra “ esclamò quasi per bizzarria Sonia , invitando il marito e la figlia a prendere il bicchiere “ Buon Natale a tutti ……Buon Natale TARES “ ironizzò Carlo .

Ezio Venturini