IL CAI LECCO IN VALMALENCO:
DOMENICA TANTI BAMBINI,
OGGI LA 5 GIORNI DEI GIOVANI

LECCO – Particolare il legame del Cai Lecco con la Valmalenco, da dove sono appena tornati i partecipanti, con tanti bambini, della sottosezione “Strada Storta” e destinazione odierna dei ragazzi dell’Alpinismo Giovanile.

Oggi infatti il via al trekking in Valmalenco per i ragazzi dell’Alpinismo Giovanile del Cai Lecco che si sono iscritti al trekking e che vivranno un’esperienza in montagna lunga cinque giorni andando alla scoperta dell’affascinante Valmalenco. In cinque tappe i ragazzi insieme agli accompagnatori raggiungeranno e pernotteranno nei rifugi Bosio, Porro, Longoni e Marinelli per arrivare domenica 21 luglio a San Giuseppe.

I corsi dell’Alpinismo Giovanile si sono fermati nel periodo delle vacanze estive, per i piccoli del primo corso l’ultima gita è avvenuta a giugno in coincidenza con la fine della scuola, i bambini hanno conosciuto la valle di Biandino dormendo al rifugio Tavecchia.

Mentre l’ultima gita del secondo corso (ragazzi delle scuole medie) si è svolta nella calda ultima domenica di giugno camminando lungo il sentiero del Cardinello, con partenza da Isola di Madesimo, i ragazzi sono giunti alla diga del passo Spluga, concludendo l’afosa gita nelle fresche acque di questo lago in alta quota (1900 m).

Infine i ragazzi del terzo corso (scuole superiori), nella prima domenica di luglio, hanno affrontato una spettacolare gita: lunga ma gratificante, con l’ultimo pezzo alpinistico che conduce alla cima più alta del lecchese, il monte Legnone (2610 m). La salita al Legnone ha rivelato ai giovani alpinisti la bellezza della natura, dall’avvistamento di stambecchi e rapaci, alla visione a 360° di tutto l’arco alpino.

Domenica scorsa invece gita sociale al lago Palù, nei pressi del rifugio Palù (1947 m) in Valmalenco, a della sottosezione Cai “Strada Storta”, con meta cima Motta (2336 m). Hanno potuto ristorarsi, riposare e rinfrescarsi nelle fresche acque del lago Palù (riserva di pesca) dopo essere scesi dal rifugio Motta (2236 m), collocato in un ambiente spettacolare. Domenica 14 luglio, dopo essere partiti da Lecco una quarantina di persone ha raggiunto la località Barchi (1698 m) nei pressi di San Giuseppe (1433 m) alla volta di cima Motta e l’omonimo rifugio.

La partecipazione di molti bambini, vocianti ed allegri, è un piacevole aspetto di cambio generazionale ed è una particolare situazione per le attività sociali del Cai, che molto spesso nelle gite sociali ha come partecipanti persone al di sopra dei 40 anni. La “Strada Storta” scegliendo questa meta ed offrendo diverse alternative ha favorito la presenza di molte famiglie con bambini in età scolare, ma anche più piccoli tra i due anni e qualche mese di vita.

Tutti i bambini con le loro famiglie da Barchi hanno raggiunto il rifugio Motta per poi scendere al lago Palù, luogo di incontro con il resto del gruppo. Mentre una decina di soci, partiti dalla località Barchi hanno proseguito oltre il rifugio Palù, raggiungendo delle malghe e hanno risalito un irto canale ai piedi del sasso Nero che li ha condotti al passo per poi scendere nella piana di Campo Longo e proseguire, infine, sugli irti pendii finali che conducono alla Madonnina di cima Motta, da dove si può apprezzare la vista su: il Bernina, lo Scerscen, le dighe di campo Moro, il pizzo Scalino e il monte Disgrazia.

La Strada Storta archivia anche questa gita nelle attività escursionistiche del 2019, insieme alle altre in calendario: a maggio prima gita escursionistica, modificata a causa della pioggia, i partecipanti hanno sgambettato lungo i sentieri del passo del Fo e dei piani d’Erna, in seguito le attività sociali sono proseguite, in giornate soleggiate, con il raduno Pino Negri ai piani d’Erna in giugno e domenica scorsa in Valmalenco.

Non bisogna dimenticare che l’attività sociale della strada Storta non si arresta nei prossimi mesi: in agosto dal 3 al 16 vi sarà il campeggio estivo in Sud Tirolo, il 22 settembre la meta sarà il rifugio Omio e la gara sociale Marcia alpina avverrà il 13 ottobre.