IL ROTARY LECCO LE GRIGNE
ALLA PIZZERIA “FIORE”:
UN SEGNALE DI LEGALITÀ

LECCO – Nelle nostre terre la criminalità organizzata non sempre è percepita dalle persone per ciò che rappresenta, ma ciò non vuol dire che non sia presente, non significa che non possa stravolgere la nostra comunità. In Messico lo scorso anno sono state assassinate oltre 25.000 persone a causa dei narcotrafficanti. Il Messico non era così, lo è diventato perché in troppi hanno girato la testa dall’altra parte. Un percorso che in pochi anni ha stravolto quella Nazione.

Se il Messico si può identificare come uno dei luoghi di maggiore produzione di droghe, è la Ndrangheta italiana che detiene il controllo della distribuzione in Europa.

La Ndrangheta non è solo traffico di droga e di armi, non è solo violenza fisica e assassinii, è inquinamento dell’economia, fatto attraverso il riciclaggio degli enormi proventi degli illeciti che hanno a disposizione con cui comprano o realizzano aziende, ristoranti, bar, secondo regole che stravolgono le regole del mercato a cui le persone oneste si attengono.
Il fatto che un club del Rotary vada a rendere omaggio ed a conoscere uno dei migliori esempi di lotta concreta alle mafie rappresentato dal recupero di un bene sequestrato e riconvertito in un luogo pubblico, gestito da associazioni e cooperative sociali, inserito in una rete di impegno attivo che riporta alla comunità questi beni inquinati, è un segnale importante di presenza.

Il racconto della metamorfosi da ciò che era la pizzeria ristorante Wall Street, alla Pizzeria della Legalità è stato tracciato da diverse figure che si sono alternate al microfono: Fausto Cariboni, assessore comunale di Lecco al Commercio all’inizio degli anni ’90, Simona Piazza, attuale assessore comunale di Lecco alla Cultura ed alle politiche giovanili del Comune di Lecco, Francesca Perri, della Cooperativa Fabbrica di Olinda e direttrice del locale, Giulia Venturini, vice presidente del comitato provinciale di ARCi Lecco.

Fausto Cariboni ha raccontato l’inizio difficile, quando firmò, con un certo rischio personale, la revoca di ben undici licenze di commercio ad altrettanti esercizi, dietro cui si celava la stessa criminalità organizzata., il sostegno ed i preziosi consigli del Sostituto Procuratore Armando Spataro.

Da sinistra Fausto Cariboni, Anita Discacciati, Fabio Dadati, Simona Piazza, Giuseppe Biffarella e consorte, Giulia Venturini

Simona Piazza ha descritto la lunga strada che si è percorsa in 25 anni di impegno, nella quale, alla luce di una sinergia anche con Prefettura e Regione Lombardia, si è giunti al bando per la gestione del complesso immobiliare. Un percorso difficile, duro, i dubbi, le diverse proposte, l’idea di vendere l’immobile, Il ruolo dell’associazione Libera, ed alla fine la decisione di mantenerlo pubblico e darlo in gestione a soggetti no profit tramite un bando. L’enorme soddisfazione data dall’apertura della pizzeria a marzo dello scorso anno, quando, il primo giorno di primavera, Libera celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Francesca Perri, della Cooperativa sociale Fabbrica di Olinda, nata, venticinque anni orsono nello stabile dell’ex manicomio “Paolo Pini” di Milano, quale segno di rinascita, a partire da un luogo di enorme e tetra sofferenza umana, ha illustrato il lavoro della pizzeria che premia la qualità delle materie prime, le lavora in modo non convenzionale, complice l’estro dello chef, e da opportunità di inserimento lavorativo a ragazze e ragazzi anche svantaggiati seguendo la mission della cooperativa sociale.

Infine, Giulia Venturini, ha fatto emergere i contenuti e la condivisione di attività ed eventi che impegnano grandi e piccoli, la comunità nel suo insieme, nel vivere la Pizzeria della Legalità e non lasciare che si perda il valore ed il significato di questa eccezionale impresa.

Dal Rotary un ringraziamento particolare al Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecco, Giuseppe Biffarella, che ha voluto essere presente con la consorte per testimoniare concretamente la propria attenzione e sensibilità su questo tema così importante e vivo per chi come lui viene da una terra che combatte ogni giorno con fatica la piaga della criminalità organizzata.