LA LETTERA/”LE CHIACCHIERE
E I BISCOTTI DEL PGT”

Caro Direttore,
la corsa contro il tempo per approvare il Pgt da parte dell’Amministrazione comunale di Lecco trova ostacoli e reciproche accuse tra maggioranza e opposizione.

É fuori di dubbio che la principale ragione di questo sfibrante ping pong è, seppur negato da quasi tutti – Sindaco, Giunta, consiglieri comunali di maggioranza, uomini di partito e, inaspettatamente e assurdamente, da editorialisti di quotidiani locali, è essere arrivati alla discussione e all’approvazione a solo una manciata di giorni dall’ennesima proroga dei termini concessi dalla Regione. 

4 anni di lavoro, rimandi, rimandi, promesse e riinvii e oplá ora le corse contro il tempo e le nottate in Consiglio.

Alla fine ci sarà l’accordo. La pastetta, il biscotto. Perché la politica è l’arte delle chiacchiere. L’opposizione promette un castigo e minaccia un perdono.

Spara a salve. Per 4 giorni fa la voce grossa e quando deve concludere tira il rigore in tribuna.

Spara all’impazzata per 4 giorni – dichiarazioni di voto, emendamenti, interventi sul valore artistico dell’agone di lago e via di questo pass e sotto le mura nemiche con il ponte levatoio della maggioranza abbassato si fermano per cercare il campanello.

Ridicoli.

È bastata una riunione ristretta tra Pd e Lega domenica dopo pranzo, all’ora del caffè.

La partita di giro non è dato sapere, difficilmente la leggeremo sulla stampa.

Ma cosa sarebbe successo se non si fosse approvato il PGT entro il 30 giugno?

La maggioranza e la stampa amica – i famosi editorialisti – sventolano l’arrivo del commissario (c’è chi lo da già in cittá, c’è chi sussurra abbia già preso una stanza all’albergo vicino)  

Non è vero nulla ma serve per il popolo e scaricare le colpe

La maggioranza e la stampa amica – i più modesti scribacchini quotidiani che campano di veline – millantano non la calata dei barbari in cittá, ma la colata di cemento. Si può costruire tutto ciò che si vuole senza regole. L’ha detto privatamente alla stampa anche il Presidente esautorato dalla commissione Urbanistica Alberto Invernizzi. 

Non è vero nulla ma serve per il popolo e scaricare le colpe.

È tempo di biscotti. Il tempo di cottura non basta a cuocere tutte le Osservazioni? Eliminiamo qualche osservazione dalla discussione e il gioco é fatto.

È l’opposto di quanto garantito dal Sindaco alla città? Fa nulla tanto basta far sentire il profumo e i cittadini li si confonde. 

Toccherà alla stampa svelare il trucco o nasconderlo.

Certo è che i tempi per approvare questo PGT, in uno scenario normale di ruoli tra opposizione e maggioranza, e tanto più dopo le dichiarazioni dei protagonisti all’arma bianca, non c’erano e quindi resta sul piatto una domanda forse cattiva ma credo non eludibile.

L’approvazione nei tempi del PGT é stata possibile geazie a quale accordo? Qual è stata la partita di giro?

Paolo Trezzi