L’AIDO DA PAPA FRANCESCO
E IN FESTA ALL’OSPEDALE:
“IN 9MILA ASPETTANO ORGANI”

LECCO – Tre lecchesi nella delegazione Aido ricevuta dal Santo Padre, il presidente provinciale Antonio Sartor, il presidente regionale Giovanni Ravasi e il presidente del gruppo di Mandello del Lario e consigliere regionale Mario Lanfranconi.

La donazione di organi non è solo un “atto di responsabilità sociale”, ma anche un “espressione della fraternità universale che lega tra loro tutti gli uomini e le donne”. Per i credenti, poi, “è un dono fatto al Signore sofferente”, un gesto di amore generoso che contrasta le minacce contro la vita. Papa Francesco parla così ai 400 volontari dell’Associazione italiana donatori di organi, l’Aido, accolti nella sala Clementina del Palazzo Apostolico, in rappresentanza, ricorda, “di migliaia di persone che hanno scelto di testimoniare e diffondere i valori della condivisione e della donazione, senza nulla chiedere in cambio”.

L’Aido ha festeggiato anche a Lecco la speciale giornata di aprile, con una messa nella cappella dell’ospedale Manzoni celebrata da don Raffaele, e con un concerto offerto da alcuni allievi del civico istituto musicale Zelioli. Un modo semplice ma molto intenso per ricordare che sono ancora in attesa di un organo oltre 9.000 persone e che solo grazie al Sì alla donazione dato in vita o dai parenti è possibile il prelievo di un organo, l’Aido coni suoi sempre presente accanto a chi vive un momento di fragilità e promuove momenti di sensibilizzazione verso la solidarietà umana attraverso la donazione degli organi dopo la morte.