LECCO, ELISA CORTI:
“NON POSSIAMO
FARE A MENO DELL’IMU”

soldiLECCO – I Comuni non vogliono fare a meno dell’Imu. “Se la tassa dovesse essere eliminata dovrà essere istituita un’altra imposta sostitutiva, altrimenti per le amministrazioni comunali sarà un grave problema”. Lo dice Elisa Corti, assessore al Bilancio nel Comune di Lecco, che non ha dubbi a riguardo: l’Imu-Imposta municipale unica serve per riempire le casse comunali. E se dovesse essere abolita servirebbe assolutamente una tassa sostitutiva che possa dare linfa vitale ai comuni. Lo scorso anno i lecchesi hanno versato circa 30 milioni di euro per saldare l’imposta entrata in vigore nel 2011. Di questi, poco più di dieci milioni è andato allo Stato, mentre quasi 20 milioni sono rimasti nelle casse di Palazzo Bovara. Dei 30 milioni totali sono solo cinque quelli che sono stati pagati per la prima casa.

“Stiamo aspettando che il governo si muova subito su questo tema – spiega Corti –, ormai per noi è arrivato il tempo di redigere il bilancio, per cui non elisa cortipossiamo aspettare troppo, abbiamo bisogno di regole certe. In questo momento stiamo brancolando nel buio, le uniche informazioni ci arrivano dai giornali”. Una cosa è certa: per i comuni è indispensabile che ci sia una tassa simile. “L’eliminazione dell’Imu per la prima casa sarebbe una buona notizia per i contribuenti – continua l’assessore –, ma non per noi che altrimenti ci priveremmo di una forte entrata e si creerebbero quindi gravi problemi di liquidità per i comuni. Noi fortunatamente, in questo momento non abbiamo ancora problemi di bilancio, ma la mancata Imu sarebbe un disagio”. Si parla già della Ics-Imposta sulla casa e sui servizi che prenderebbe il posto dell’Imu e dell’addizionale comunale Irpef, ma per ora non ci sono ancora certezze, mentre il presidente del Consiglio Enrico Letta ha già dichiarato che non dovrà essere pagata la prossima rata dell’imposta municipale.

“Se ci dovesse essere una tassa sostitutiva nelle casse del Comune entrerebbe quasi la stessa cifra dello scorso anno – spiega Corti –: circa 15 milioni arriverebbero nelle casse comunali comunque dagli immobili produttivi della città di Lecco, come i supermercati, i capannoni e gli stabilimenti”. Palazzo Bovara e tutte le altre amministrazioni italiane sperano di ricevere nei prossimi giorni notizie positive su Imu e Patto di stabilità. Altrimenti per le casse comunali, e quindi per tutti i cittadini, sarà un vero problema.