“MAGNA ISTRIA”, IL DOCUFILM 
SUI MARTIRI DELLE FOIBE 
PER LA GIORNATA DEL RICORDO

LECCO – Sabato 9 febbraio la cerimonia commemorativa organizzata da Provincia di Lecco, Comune di Lecco e Prefettura di Lecco in occasione del Giorno del Ricordo (10 febbraio), istituito con la legge 92 del 30 marzo 2004 in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. La cerimonia si terrà con il seguente programma: alle 10.30 la Deposizione di un omaggio floreale alla Riva Martiri delle Foibe, alle11 in sala Don Ticozzi, via Ongania 4, un incontro pubblico di riflessione con interventi dei rappresentanti di Provincia, Prefettura e Comune di Lecco e la proiezione del film-documentario “Magna Istria” di Cristina Mantis: un viaggio in Istria alla ricerca di un’antica ricetta andata persa, in cui affiora l’eco delle vicende tragiche e dolorose dell’esodo istriano

“La persecuzione e l’esodo del popolo istriano-dalmata – commenta il presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli – rappresentano una tragedia per troppo tempo dimenticata dalla storia e considerata a torto un episodio minore di una guerra che aveva vissuto drammi ben più gravi.Come istituzioni abbiamo la responsabilità di non dimenticare e il dovere di rinnovare il nostro impegno comune per la costruzione di una società più giusta, più unita e più solidale. Con questa cerimonia commemorativa vogliamo rinnovare un sentimento di vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime delle stragi compiute nelle foibe, insieme al ricordo delle popolazioni italiane costrette a scappare e ad abbandonare terra, casa, lavoro, amici e affetti, incalzati dalle bande armate jugoslave”.

“La sofferenza, il dramma, la tragedia e le ingiustizie perpetrate dall’uomo ai danni dell’uomo non hanno né colore, né regione geografica – sottolinea il sindaco di Lecco Virginio Brivio – riguardano e toccano ciascuno di noi e ci richiamano a una riflessione e un impegno quotidiani che abbiamo il dovere di promuovere e tramandare soprattutto alle nuove generazioni. Ci sono fatti e accadimenti che hanno segnato il nostro passato e che abbiamo il dovere di raccontare sia per onorare il ricordo delle vittime, sia per perpetrare la validità di un monito sempre attuale. Questo è il senso del Giorno del Ricordo, questo il significato della commemorazione che ogni anno riproponiamo. Per non dimenticare il dramma delle vittime delle foibe, l’esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre e la più complessa vicenda del nostro confine orientale nel secondo dopoguerra”.

“Contro ogni reticenza ideologica, ogni rimozione interessata o anche solo diplomatica – commenta il prefetto di Lecco Liliana Baccari – negli ultimi anni si è molto lavorato per una riconciliazione con le popolazioni di Slovenia e Croazia. Per giungere a saldare questa frattura storica è stato necessario, prima di tutto, un impegno di verità e lo sforzo, da entrambe le parti, di mantenere una visione complessiva e imparziale di un’epoca storica caratterizzata da opposti totalitarismi. Nessuna riconciliazione, tuttavia, può far dimenticare il dolore subito, ma può consentire alle popolazioni e ai Paesi di superare le ferite reciprocamente inferte. Dobbiamo essere consapevoli che i fattori di coesione del nostro continente sono infinitamente più forti di quelli che in passato lo divisero. A tal proposito è particolarmente significativo un passaggio della dichiarazione congiunta sottoscritta dai Capi di Stato d’Italia e Croazia a Pola il 4 settembre del 2011: “In ciascuno dei nostri Paesi coltiviamo, come è giusto, la memoria delle sofferenze vissute e delle vittime e siamo vicini al dolore dei sopravvissuti a quelle sanguinose vicende del passato. Nel perdonarci reciprocamente il male commesso, volgiamo il nostro sguardo all’avvenire che, con il decisivo apporto delle generazioni più giovani, vogliamo e possiamo edificare in un’Europa sempre più rappresentativa delle sue molteplici tradizioni e sempre più saldamente integrata dinanzi alle nuove sfide della globalizzazione.”