NON SOLO ALGHE: UNA LETTERA DENUNCIA “L’INERZIA
AMBIENTALE DI LECCO”

LECCO – Riceviamo una lettera (firmata) che segnala una serie di carenze ambientali tra bacino lacustre, Pescarenico, Pescate e Vercurago – alcune delle quali già oggetto di articoli di questo giornale. “Il problema di Lecco capoluogo di provincia è da risolvere in fretta”, appunta l’autore della missiva, che pubblichiamo integralmente di seguito:

Egregio Direttore,
                 leggo in questi giorni che nel bacino lacustre, anche nei pressi del depuratore fognario del comune di Lecco, aumentano le preoccupazioni delle autorità sanitarie per le alghe potenzialmente tossiche per la salute dei cittadini, che prolificano in quelle acque che di azzurro e di poetico hanno sempre meno. L’acqua “sporca”, notoriamente, le fa crescere meglio e in maggior quantità!! Anche il turismo, ringrazia.

Non si deve infatti dimenticare che gli scarichi del depuratore cittadino, salvo miracoli dell’ultima ora, continuano tranquillamente a inquinare quello specchio d’acqua e poi anche l’Adda fino al mare, senza che in apparenza nessuno cerchi di risolvere il problema alla radice, ad esempio, costruendo un nuovo impianto.

Di fronte a noi la splendida “visione” del Resegone ci ricorda che siamo a Pescarenico a due passi dall’ “Addio Monti” e ci muoviamo sullo scenario scelto dal Manzoni per  il suo eterno romanzo. La puzzetta che periodicamente avvolge i frequentatori della ciclopedonale, ricorda però a tutti che sarà il caso di monitorare la cosa anche nei mesi a venire, proprio per evitare che passino anni prima di risolvere questa inaccettabile ma non insormontabile criticità ambientale.

Il problema di Lecco capoluogo di provincia è da risolvere in fretta, altrimenti diventerà l’alibi anche per molte altre amministrazioni che si affacciano sul lago e che certamente dispongono di minori mezzi economici, rispetto alla giunta Brivio. Se non lo fa neppure Lecco, come è possibile obbligare i piccoli comuni a fare meglio e più in fretta? Questa roba, sia ben chiaro, è “la mamma” di tutti i problemi, anche se in molti evidentemente fanno finta di non accorgersi dei danni che vengono arrecati all’ambiente di casa nostra.

Un lato positivo da evidenziare è lo stato di migliore manutenzione della pista ciclopedonale, rispetto a quelle più recenti di Pescate e Vercurago che, stranamente e con una insospettabile celerità, hanno fatto qualcosa ma solo dopo che sono stati “messi sul giornale” e questo è un comportamento assai  penoso. Evidentemente anche i sindaci leggono quello Pescate riparato unostraordinario strumento di informazione che è diventato “LeccoNews”!!

A Pescate dopo aver visto pubblicate le foto del degrado, infatti, sono stati testé ripristinati in sicurezza alcuni tratti della staccionata che protegge la pista a lago ma resta ancora molto da fare. A Vercurago, invece, le cosiddette “piscine” sono state ripulite e asciugate (nottetempo!!??) ma, a impedire il regolare transito, restano altri due fangosi “pociacchi” che costringono le fanciulle che non si vogliono inzaccherare a transitare sulla prospicente strada comunale, in mezzo al traffico veicolare del nuovo lungolago, voluto dallo storico e brillante sindaco Moretti e così mal valorizzato dal suo attuale successore.

Lettera firmata

Pociacco Vercurago