NUOVE PROTESTE SUI BINARI:
“SE VIAGGIO USANDO PIÙ TRENI
LO FACCIO A MIO RISCHIO”

LECCO – Riceviamo dal Comitato Pendolari Como-Lecco una lettera che descrive il viaggio di un utente, rimasto a piedi e senza informazioni a causa di una “soppressione selvaggia” del treno 5214 da Molteno a Como di sabato scorso, 23 gennaio.

“È vergognoso – afferma una nota – che la Como-Lecco, linea per la quale il nostro Comitato, gli Amministratori Locali e le associazioni turistiche e ambientaliste stanno facendo di tutto per pubblicizzarla e migliorarne il servizio, Trenord si comporti così, disincentivando in tutti i modi l’utilizzo del treno, sopprimendo corse in modo selvaggio, senza nessuna informazione e lasciando i propri clienti a sè stessi. Tra questi clienti, anche dei turisti stranieri che, dopo un’esperienza del genere, sicuramente ci penseranno due volte prima di prendere il treno”.

Ecco la lettera “girata” dal Comitato Pendolari:
 
Nel pomeriggio di sabato 23 gennaio mi sono recato a Lecco partendo da Meda e per il rientro ho pianificato di utilizzare i treni S7 5154 (16.07 da Lecco), Reg 5214 (16.36 da Molteno) e Reg 662 (16.53 da Merone). Partito da Lecco in perfetto orario con l’S7, senza nessun annuncio o scritta sui monitor che evidenziasse anomalie (a parte un guasto sulla linea Colico-Tirano che quindi non interessava il mio viaggio), mi sono però accorto, arrivando a Valmadrera, di incrociare inusualmente un treno che non dovevo incrociare. 
Compreso che c’era qualcosa che non andava e, non disponendo di connessione internet stabile per via delle gallerie e di alcuni punti coperti (che quindi non mi hanno permesso di controllare da smartphone in tempo reale la situazione), mi sono recato dal capotreno per chiedere informazioni; egli prontamente si è informato e gentilmente mi ha comunicato che il treno da Molteno a Como era soppresso (per ragioni sconosciute) e che sarebbe arrivato un bus “circa dopo 15min”. Giunto a Molteno, ho chiesto informazioni al capostazione che mi ha risposto che il bus sarebbe arrivato tra un po’, circa 15min. Quando ho sottolineato che io avevo necessità di andare a Meda e che dovevo poi prendere da Merone il treno alle 16.53, la risposta è stata che “le coincidenze non esistono per cui quando acquisto un biglietto accetto le condizioni di viaggio di Trenord che non le prevedono”. Alla mia ulteriore richiesta di spiegazioni mi è stato risposto che se perdo il treno sono cavoli miei visto che le ferrovie non sono tenute a rispettare nessuna coincidenza. In altre parole, se io ho necessità di effettuare un viaggio che non prevede di utilizzare un solo treno, lo faccio a mio rischio e pericolo e se resto a piedi nella stazione di cambio devo arrangiarmi.
Nel frattempo c’erano anche due turisti stranieri, che non parlavano italiano, diretti a Como. Nessuno si è preso la briga di informarli ma, vedendoli vagare spaesati, li ho informati io in inglese che il treno era soppresso e che arrivava un bus circa tra 15min. Avendo capito la malaparata, hanno deciso di continuare il loro viaggio sull’S7 per Monza; altri viaggiatori diretti a Como che hanno sentito la conversazione sono risaliti come i turisti sull’S7.
Io invece ho atteso il bus che è arrivato alle 16.59: si trattava di un bus da noleggio, blu con la scritta “Calcio Como”, evidentemente usato di norma dalla squadra calcistica per le trasferte e che non certo sembrava un bus sostitutivo, vista anche la mancanza di qualsiasi cartello che ne indicasse la destinazione; chiedendo informazioni all’autista ho appreso che quello era il bus per Como. L’autista, chiedendomi l’orario di partenza da Molteno e apprendendo di essere in ritardo di oltre 20min, si è scusato molto (sottolineando che era stato avvisato all’ultimo e che non sapeva bene la strada per arrivare a Molteno) e gentilmente mi ha chiesto se conoscessi la strada e le fermate della corsa sostitutiva. Alla mia risposta che conoscevo abbastanza bene fino a Merone ma da Merone in poi nulla, si è recato velocemente dal capostazione dove gli è stato dato un foglio scritto a penna su dove effettuare solo le fermate di Casletto e Moiana.
Partiti quindi alle 17.03 da Molteno, abbiamo dovuto cercarci una strada alternativa per riuscire a superare il ponte sotto la ss36, non sufficientemente largo e alto per il bus, facendo un giro lunghissimo e, visto che quel giro non lo conoscevo bene (e non sono nemmeno tenuto a conoscerlo) ci siamo momentaneamente persi fino a quando, con google maps alla mano, siamo riusciti a uscire ad un’uscita dove il bus potesse passare e riuscendo in qualche modo a imboccare la sp47 verso Merone, passando dai punti indicati sul foglio. Siamo quindi giunti a Merone alle 17.35, praticamente solo 10 min prima rispetto al treno successivo. 
Ringraziandolo per la cortesia e dandogli qualche indicazione di massima per poter arrivare a Como nel più breve tempo possibile, sono sceso e ho atteso il treno successivo fino alle 17.53, perdendo 1 ora netta sul mio viaggio.