PER L’ORA DELLA TERRA
LECCO SPEGNE IL CAMPANILE

LECCO – Sabato 30 marzo ricorre la mobilitazione globale promossa dal WWF, con l’obiettivo di unire e sensibilizzare cittadini, istituzioni e imprese nei confronti di un tema sempre più attuale e che sempre di più necessita della partecipazione di tutti: la riduzione delle emissioni funzionale all’arresto del cambiamento climatico. Gli effetti del clima che cambia sulle specie animali che abitano il nostro pianeta sono devastanti: l’International Union for Conservation of Nature ci ricorda che quasi la metà delle specie di mammiferi monitorate e quasi un quarto delle specie di uccelli subiscono questo impatto negativo. In totale si tratta di circa 700 specie.

Nella Conferenza delle Parti di Parigi Cop21, nel dicembre del 2015, si è raggiunto un accordo storico, che potrebbe segnare un’inversione di tendenza, a patto che si acceleri la decarbonizzazione, cioè l’abbandono dei combustibili fossili e il passaggio all’energia rinnovabile e a modelli di efficienza e risparmio energetico. Le giovani e future generazioni hanno il diritto di ricevere in eredità un mondo pieno di vita, che non sia condannato a cambiamenti climatici catastrofici e il messaggio veicolato dall’Ora della Terra è che solo cambiando le abitudini individuali, cambiamento simboleggiato dallo spegnimento delle luci in programma dalle 20:30 alle 21:30 di sabato, si può cominciare a fare la differenza.

Anche quest’anno il Comune di Lecco aderisce alla campagna WWF, in collaborazione con la Basilica di San Nicolò, spegnendo per un’ora il Campanile, luogo simbolo della città di Lecco. Un’iniziativa di sensibilizzazione che ancora una volta ha a che vedere con il Paesc, il Patto dei Sindaci per il clima e l’energia, con il quale anche Lecco si è impegnata a ridurre le emissioni di CO2 a livello locale del 40% entro il 2030.

L’Ora della Terra da sola non fermerà il cambiamento climatico, ma il messaggio che veicola, se recepito, potrò farlo. La sfida è in capo a ciascuno di noi e solo insieme potremo fare la differenza.