RUBRICA LECCO IERI&OGGI:
IL “CAMP DE VAI” A LAORCA,
PORTA PER LA VALSASSINA

LECCO – Puntata della rubrica Lecco Ieri & Oggi dedicata al rione di Laorca per analizzare uno scorcio veramente suggestivo: la porta della Valsassina, nota dai lecchesi come il Camp de Vai.

Dell’arroccato rione di Laorca e del suo scopo come via d’accesso per la Valsassina abbiamo già trattato ma quello che ci interessa in questo caso è la valle di Ballabio che da sempre è stato valico di accesso per quei luoghi.

Guardando la nostra cartolina del 1940 si possono notare alcune modifiche che il panorama ha subito, anche se nel suo complesso tutto sia rimasto molto simile. Partendo da sinistra, quindi dalla strada che sale a Ballabio, possiamo notare il vecchio nucleo di Laorca che è rimasto praticamente immutato, mentre il gruppetto di casette che costeggiano la parte destra è stato sostituito da abitazioni più moderne.

Venendo ora alla vallata vera e propria, essa, coi suoi campi, faceva da contorno al grande edificio che si può vedere chiaramente sulla destra della cartolina. Oggi i campi sono stati sostituiti da piccoli orti, sono state costruite delle case e l’edificio, che nel 1940 ospitava il Dopolavoro citato nella didascalia, è stato ristrutturato, destinato ad abitazioni ed è circondato da una folta vegetazione.

Già allora, osservando bene la parte destra della cartolina, era possibile ammirare il campo da calcio, ancora presente, a tutti noto come Camp de Vai, segno ancora una volta che lo sport, e in particolare il calcio, era già all’epoca l’attività più apprezzata e che più coinvolgeva anche persone che avevano appena finito il turno in una delle tante fabbriche che sorgevano sulla riva del Gerenzone.

A.G.

Cartoline d’epoca tratte da Gigi Amigoni, Antichi Borghi di Lecco nelle cartoline di inizio secolo, Calolziocorte, Amigoni G., 1996; foto di Lecconews.lc