SANTUARIO DELLA ROVINATA,
“QUALCOSA DI BELLO
OLTRE LE BEGHE QUOTIDIANE”

Egregio Direttore,

leggo sempre con attenzione le lettere che arrivano a LeccoNews, che mi aiutano a conoscere fatti e misfatti che avvengono nella nostra cittadina, dove però c’è ancora anche qualcosa di bello oltre alle beghe politiche e alle quotidiane diatribe. C’è chi, in silenzio, eleva il proprio animo e affina la propria sensibilità, prestando attenzione ai bisogni più intimi e veri, spesso nascosti con pudore, di chi vive intorno a noi. C’è ancora chi prega.

Santuario RovinataQuesta mattina salendo al Santuario della Rovinata, nel giorno dedicato alla Beata Vergine dell’Addolorata, ho incontrato persone sensibili e devote che hanno trovato il tempo e la voglia di salire fin lassù per una prece, una devozione ma anche per restare fedeli alla tradizione mariana e al ricordo dello scampato pericolo per l’antica “ruina”.

In mattinata era caduta una pioggerellina dispettosa e intermittente, ormai autunnale, che aveva reso più viscidi i già levigati sassi della scalinata che porta al santuario, lungo la rinnovata Via Crucis. I parrocchiani per primi sono comunque voluti salire all’appuntamento annuale, per incontrare la Madonna e per testimoniare la loro fede che è la stessa di sempre, tramandata a loro dagli avi.

Soprattutto di primo mattino, nella penombra complice e nel silenzio del luogo sacro si respirava quell’intima atmosfera che tanto si addice a chi cerca raccoglimento e tempo per la riflessione. Qui non c’è  spazio per contrapposizioni e litigi. Solo pace, fede e preghiera sono bene accette e non solo oggi. Sotto di noi la città, grigia e umida, ancora dormiva.

Grazie Direttore, se vorrà accogliere sul suo Giornale anche questo forse un po’ inusuale pensiero.

Lettera firmata

La Storia