SCIOPERO MENSA, OBIETTIVO CENTRATO: LA MAGGIOR PARTE
DEI BIMBI HA PRANZATO A CASA

LECCO – La protesta contro la gestione della mensa promossa dal “comitato mensa scolastica” è stata condivisa dalla maggior parte dei genitori. Nei tre giorni dello sciopero alla scuola primaria di Acquate 193 buoni pasto risultano inutilizzati, in quella di Germanedo sono rimasti in mensa circa 20 bambini su 80 e a Belledo solo 35 alunni su 200 hanno usufruito del servizio mensa.

“Bisogna tenere presente che Acquate è un tempo pieno a tutti gli effetti, dove la mensa è obbligatoria, mentre Germanedo e Belledo non hanno obbligo mensa, quindi alcune famiglie potrebbero avere scelto di non aderire all’iscrizione mensa ma di portare per tutto l’anno i bambini a casa – precisa Barbara Ruggiero, una dei rappresentanti del comitato – però noi siamo soddisfatti del risultato, anche perché evitare la mensa ai bambini è un impegno di un certo peso per i genitori che in maggior parte lavorano”.

“L’obiettivo era quello di riportare subito l’attenzione sulla questione mensa perché non vogliamo perdere tempo – continua Ruggiero – non perché vogliamo fare polemica fin dal primo giorno di scuola, come sostiene l’assessore Bonacina,  ma perché questi sono i primi giorni di scuola del terzo anno in cui ci troviamo a riproporre questioni irrisolte nel tempo e che ormai non possono più essere definite emergenze, e alle quali non abbiamo avuto alcuna risposta”.

Il prossimo passo del comitato sarà portare le proprie proposte alla commissione mensa che ci sarà il 26 settembre alle 18 in comune.