VIABILITÀ/SVINCOLO DEL BIONE,
3° PONTE E CICLABILE DI ABBADIA.
CARDAMONE DAI VERTICI ANAS

ROCCO CARDAMONE

LECCO – Rocco Cardamone – consigliere provinciale con delega Viabilità e grandi Infrastrutture, Lavori Pubblici, Rapporti con i relativi Enti autorizzatori – ha indetto questa mattina una conferenza stampa per relazionare circa l’incontro che ha avuto ieri in Anas a Milano con l’Ing. Ferrara, il nuovo capo compartimento.

Primo punto all’ordine del giorno la ciclabile Lecco-Abbadia: “ho fatto domande precise e mi sono state date risposte precise – spiega l’assessore – come si sa il consorzio che aveva in appalto l’opera è fallito e al momento c’è un curatore che si occupa della gestione straordinaria. Il consorzio avrebbe comunque desiderato portare avanti i lavori, magari appaltandoli ad un qualche associato, ma Anas ritiene che un’azienda fallita non possa occuparsi di un’opera del genere e ha deciso di affidarla alla valtellinese Rete Costruzioni Srl, che ha dato garanzie di portare i lavori a compimento. C’è tuttavia la possibilità – fino al 25 novembre – di un ricorso da parte del consorzio, sul quale eventualmente dovrebbe poi pronunciarsi il Tar”. A proposito della ciclabile è stata richiesta anche una perizia di variante riguardo la zona delle Caviate: “abbiamo chiesto all’Anas uno studio supplementare su questa zona di Lecco – prosegue Cardamone – perché sarebbe il punto di arrivo della ciclabile ma è una parte poco curata e non bellissima della città, Anas ha così apportato una variante al progetto, per far sì che i lavori sulla ciclabile includessero dei lavori di riammodernamento e abbellimento. Ora la perizia è a Roma e si aspetta una risposta per la fine novembre o l’inizio dicembre”.

Altro punto di confronto tra l’assessore e il capo compartimento è stato lo svincolo di Dervio: Anas un anno e mezzo si era impegnata a fare l’opera, “con il passare dei mesi i costi però sono lievitati e dai 5 milioni previsti inizialmente siamo passati a 20. Ho chiesto che il presidente di Anas mandi una lettera chiara per spiegarci se c’è la volontà di portare avanti questa opera e di mettere i soldi necessari. Ci aspettiamo una risposta”, afferma Cardamone.

incidente 3 ponte coda (2)Il successivo tema di cui si è parlato ieri riguarda un’iniziativa che il presidente della provincia Polano aveva già messo in agenda: “fare uno studio sullo snodo del Bione. Noi riteniamo che sia molto disordinato: c’è arrivo del ponte, l’ingresso per l’Esselunga, il centro sportivo e l’immissione nella Lecco-Bergamo. Le condizioni di traffico meritano di essere migliorate: Anas, comune e provincia devono fare un tavolo tecnico per mettere a punto uno studio che renda più funzionale questo punto cruciale”. In stretta connessione con questo problema Cardamone ha parlato all’ingegnere anche delle proteste del sindaco di Pescate, secondo il quale la corsia di accelerazione per immettersi sul terzo ponte è troppo corta, creando tappi che congestionano il traffico anche nel centro del paese che De Capitani amministra. “Abbiamo ipotizzato un allungamento della corsia di accelerazione, Ferrara pensa che una soluzione possa essere messa allo studio e realizzata in tempi rapidi a prescindere dall’eventuale progetto per il Bione. L’idea è quella di un impalcato che allunga a sbalzo questa superficie per agevolare l’immissione sul ponte. Questo intervento aggiunto a quello nell’area tra i due ponti dovrebbe colmare la difficoltà creata con il divieto dell’accesso in Lecco dal ponte vecchio”.

Ultimo argomento toccato lo svincolo di Mandello: “nel 2008/9 la provincia aveva eseguito uno studio di fattibilità per realizzare quest’opera dove adesso ci sono i due distributori di benzina. Lo studio aveva dato come esito delle buone possibilità di costruire lo svincolo in doppia direzione senza grandi stravolgimenti e agendo per step successivi. Poi i cambi amministrativi in provincia e nel comune di Mandello hanno messo nel dimenticatoi l’opera. L’abbiamo rispolverata e messa all’attenzione di Anas, informando anche il sindaco Fasoli. A noi sembra un lavoro necessario: nella zona a nord del lago ci sono quattro svincoli, nella parte bassa c’è solo quello di Abbadia che comunque si trova oltre Abbadia. Ben tre paesi per entrare sulla 36 devono salire fino a Bellano o scendere fin quasi all’Orsa: servirebbe una soluzione intermedia, che liberi le strade dei paesi sul lago dal traffico, così che esse siano più fruibili per le attività quotidiane dei cittadini e per il turismo” conclude l’assessore.

 

Manuela Valsecchi