17 ANNI PER L’OMICIDIO
DELLA STUDENTESSA IRANIANA.
A LECCO COL CADAVERE IN VALIGIA

Mahtab Ahad SavojiMILANO – 17 anni di reclusione per la cameriera indiana e 1 anno e 8 mesi per il portiere dell’albergo. Questa la pena per l’omicidio e l’occultamento del cadavere della studentessa iraniana all’Accademia di Brera.

“Delitto d’impeto” è la definizione che il gup del tribunale di Milano Simone Luerti ha dato all’assassinio di Mahtab Ahadsavoji, 29enne studentessa e stilista all’Accademia di belle arti di Brera. Il delitto è avvenuto nell’appartamento meneghino che la vittima condivideva con i suoi carnefici, una coppia di indiani, cameriera lei, portiere d’albergo lui.

Dopo l’omicidio i due avrebbero occultato il cadavere trasportandolo all’interno di una valigia sino a Lecco allo scopo di gettarlo nel lago, se non che il troppo movimento sul lungolago cittadino li ha fatti desistere, optando per gettare il corpo della studentessa nelle acque di Venezia, dove è stato rinvenuto il 28 gennaio 2014.

Per questo il processo celebrato con rito immediato ha portato alla condanna a 17 anni di reclusione la donna, Gagandeep Kaur, 30enne, ritenuta colpevole dell’omicidio volontario della coinquilina, escludendo però l’aggravane dei futili e abietti motivi, e dell’occultamento del cadavere in concorso con il fidanzato Rajeshewar Singh, 28enne. Per l’uomo, sollevato dall’accusa di aver aiutato la compagna a uccidere Mahtab, la pena comminata è stata di un anno e 8 mesi, con immediata scarcerazione.

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