2.700 I PARTI A MANZONI E MANDIC.
DA OLTRE PROVINCIA IL 42%
DEI NEONATI IN TERAPIA INTENSIVA

neonato-mammaLECCO – Due punti nascita con numeri importanti quelli dell’ASST di Lecco. Nell’anno appena trascorso, sono stati , infatti, 2.700 i parti registrati: 1.700 presso l’Ospedale di Lecco (quasi 180 in più rispetto all’anno precedente), 1.000 presso il Mandic di Merate (anche in questo caso, con un incremento di un centinaio di parti rispetto al 2014).

“Due punti nascita in grado di affrontare e accettare diversi livelli e importanti situazioni di gravidanza a rischio, che insistono su un bacino di grandi dimensioni, popolato da circa 700.000 abitanti e che comprende oltre alla provincia di Lecco, anche la Valtellina e alcune aree a nord della provincia di Como e Milano”, spiega Rinaldo Zanini, Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’ASST e componente del Comitato Percorso Nascita nazionale, organismo del Ministero della Salute istituito con l’obiettivo di promuovere “ il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita” presso le strutture ospedaliere del Paese. Non a caso il 42% dei neonati ricoverati in terapia Intensiva neonatale provengono da un’area che va ben oltre i confini della provincia di Lecco.

“Funziona sempre meglio – continua lo specialista – l’hub del presidio di Lecco . Il centro si basa su due pilastri importanti: la Medicina Materno Fetale (funzione in grado di accogliere al massimo livello professionale e strumentale le gravidanze problematiche per ragioni materne o fetali) e la Terapia Intensiva Neonatale che consente la continuità di cure ai più alti livelli di sicurezza per mamma, feto e neonato”. A ciò si può tranquillamente aggiungere anche la Chirurgia Neonatale che si occupa, in particolare, di diagnosi e trattamento di anomalie e malformazioni congenite, alcune anche molto gravi e rarissime.

“Nel 2015 – aggiunge Roberto Bellù, primario della struttura di Pediatria del Manzoni e responsabile della Neonatologia dello stesso Ospedale – sono stati oltre 50 i neonati di peso molto basso assistiti presso la TIN , in linea con gli standard nazionali per i centri di riferimento neonatali e in incremento rispetto all’anno precedente. Anche in questo caso, l’origine dei genitori è in buona parte extra lecchese”,