ACCOGLIENZA DEI MIGRANTI,
MARIANI STA CON SIGNORELLI:
“SEGUE LA VOLONTÀ DEI SINDACI”

MARIANI RLECCO – Riccardo Mariani esprime solidarietà al presidente della Comunità montana della Valsassina, Val Varrone, Val  d’Esino e Riviera. L’assessore ai Servizi sociali di Lecco è anche presidente del Consiglio di rappresentanza dei sindaci lecchesi e, proprio in questa veste, si schiera contro le dichiarazioni del consigliere regionale valtellinese Ugo Parolo, supportate dall’assessore Simona Bordonali. I due leghisti infatti sono intenzionati a convocare il presidente della Comunità montana Signorelli, reo di avere aperto un bando sull’accoglienza diffusa dei richiedenti asilo politico.

Ecco la lettera completa di Mariani.

Come ha giustamente dichiarato il presidente Carlo Signorelli, la Comunità montana della Valsassina, aprendo il bando sull’accoglienza diffusa, ha dato doverosamente attuazione alla volontà dei sindaci di tutta la provincia. Quindi massima solidarietà al presidente Signorelli attaccato ingiustamente e con modalità decisamente discutibili nel rapporto tra Istituzioni.

Le reazioni che sono seguite denotano evidentemente una non conoscenza di tutto il percorso fatto che ha visto protagonisti nientemeno che il ministero dell’Interno, la Prefettura di Lecco, la Provincia di Lecco, il Consiglio di rappresentanza dei sindaci di Lecco e, appunto, la Comunità montana. Quindi una filiera istituzionale che si è presa carico di un tema e di un problema al fine di governarlo con coesione e con una comune regia territoriale peraltro apprezzata in sede ministeriale. Sarebbe bastato chiedere un confronto – anche telefonico – da parte dell’assessore regionale competente, con i soggetti coinvolti in questo percorso difficile e complesso (i migranti intanto continuano a giungere in Italia e nel nostro territorio come noto…) per capire di cosa in realtà si tratti.

Ribadiamo con forza che i Comuni, in forza dell’accordo territoriale sottoscritto il 2 dicembre 2015, hanno un ruolo più attivo nell’organizzare l’accoglienza in strutture idonee: si garantisce una uniforme assegnazione dei profughi nel territorio provinciale e riconoscimenti economici alle realtà impegnate nella gestione senza attingere risorse dai Comuni stessi.

Le istituzioni del territorio lecchese stanno lavorando sodo e insieme affinché il rilevante, complesso e drammatico tema dei profughi sia governato con responsabilità e serietà, nel solco della tradizione operosa e solidale che da sempre contraddistingue le nostre comunità.

Riccardo Mariani
presidente del Consiglio di rappresentanza dei sindaci di Lecco