AL VIA I LAVORI ALLE FALESIE
IN VALSASSINA E A CIVATE.
PRONTE ENTRO L’ESTATE

Rossi-Antonio-SORRIDE-1024x681LECCO – “Oggi parte un progetto che è stato per troppo tempo in sospeso e possiamo con orgoglio dare ufficialmente il via all’attuazione dell’accordo di programma delle falesie lecchesi. La montagna ricopre un ruolo importante nella nostra Regione e così come per i comprensori, i rifugi e gli ostelli abbiamo messo a disposizione finanziamenti anche per le Falesie. Con oggi iniziano i lavori in tre falesie che vedranno poi la loro conclusione entro il 30 giugno del prossimo anno“. Lo annuncia Antonio Rossi, assessore allo Sport e alle Politiche per i giovani, presiedendo il collegio di vigilanza che si è tenuto oggi nella sede della Regione a Lecco.

All’incontro, in cui è stato esaminato l’avanzamento delle attività dell’Accordo di Programma per la valorizzazione delle Falesie, erano presenti, tra gli altri, Flavio Polano, presidente della Provincia di Lecco; Carlo Greppi, presidente della Comunità Montana Lario Orientale e Valle San Martino; Guido Agostoni, vice presidente della Comunità Montana Valsassina, Val Varrone, Val d’Esino e Riviera, Giuseppe Ciresa, in rappresentanza del presidente della CCIAA di Lecco; Fabrizio Pina, presidente del Collegio regionale delle Guide alpine Lombardia; Gaia Bolognini, assessore all’Urbanistica, all’Edilizia privata e al Demanio e al SUAP del Comune di Lecco. Durante l’incontro è stato annunciato l’inizio dei lavori forestali alle falesie di Rocca di Baiedo e Sasso di Introbio per la comunità montana della Valsassina e alla falesia di Civate per la Comunità montana del Lario Orientale.

Tra i punti all’ordine del giorno dell’incontro oltre alla rimodulazione del cronoprogramma dei lavori con inizio lavori il 10 novembre, fine dei lavori entro il 30 giugno e rendicontazione al 31 dicembre 2017; anche la rimodulazione delle modalità di erogazione delle risorse.

angelone-1“Il territorio lecchese – ha proseguito l’assessore Rossi – vanta almeno 50 falesie, con oltre 1800 itinerari di arrampicata: autentiche palestre a cielo aperto, che rappresentano una straordinaria occasione di promozione del territorio. Siamo convinti che la loro riqualificazione possa servire per implementare lo sviluppo turistico, sportivo e commerciale. Un ottimo risultato, raggiunto grazie a un’azione di partenariato territoriale”.

“La riqualificazione delle falesie offrirà alla comunità provinciale l’opportunità di valorizzare l’attrattività turistica del territorio e diffondere l’arrampicata sportiva quale volano per una migliore fruibilità – dichiara Flavio Polano, presidente della Provincia di Lecco – Ringrazio gli attori coinvolti che, mediante gli interventi di miglioramento della sicurezza delle falesie di arrampicata, daranno la possibilità ai cittadini di riscoprire la montagna e agli operatori turistici di conoscere maggiormente le potenzialità del nostro territorio da vivere in sicurezza”.

Secondo Carlo Greppi, presidente della Comunità Montana Lario Orientale e Valle San Martino “l’accordo di programma dopo aver subito forti ritardi ha avuto oggi una riaccelerata che ha creato un ulteriore interesse nell’ambiente alpinistico e la volontà di trovare ulteriori nuove aree di arrampicata. Vorrei sottolineare inoltre che il fatto di aver escluso alcune falesie è dovuto a criticità geologiche accertate delle zone analizzate, questo a tutela degli stessi arrampicatori e a garanzia di una maggior sicurezza”. Gli fa eco Guido Agostoni, vice presidente della Comunità Montana Valsassina che aggiunge: “Finalmente si parte concretamente e la partenza è circondata dall’attenzione sia dei molti fruitori diretti delle falesie, sia anche da persone semplicemente interessate a sapere quando queste zone saranno attrezzate e poste in sicurezza. Oggi facciamo un primo passo molto importante che ne vedrà poi dei successivi altri nell’individuazione di ulteriori punti da attrezzare”.

“Sono tre anni circa che si lavora alle linee guida per l’allestimento dei siti per l’arrampicata e le ferrate – racconta Fabrizio Pina, presidente del Collegio regionale delle Guide alpine Lombardia -, nell’accordo di programma siamo stati coinvolti nel redigere le linee guida specifiche tecniche (inerenti la chiodatura). Con l’istituzione dei corsi di specializzazione da parte del collegio Nazionale proprio sugli allestimenti e la manutenzione ai quali abbiamo partecipato, la nostra Regione ha ottenuto un plauso sentito proprio per questo accordo di programma, non solo per l’idea e la valenza politica sul territorio, ma anche per il livello tecnico con cui è stato redatto, tanto da far eccellere la Lombardia a livello nazionale”. Per l’assessore comunale Gaia Bolognini: “L’accordo di programma è un grosso progetto di valorizzazione e promozione di un territorio già conosciuto a livello internazionale ed è un ulteriore passo per ampliare l’offerta potendo contare su una forte collaborazione territoriale, qui molto compatta e proficua”.