APPALTI TRUCCATI, 13 INDAGATI.
QUATTRO NELLA SANITA’ LECCHESE.
ECCO I PRIMI NOMI

LECCO – Come anticipato, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato di Sondrio, hanno effettuato una trentina di perquisizioni nelle province di Sondrio, Lecco, Como, Milano e Pavia. Indagate in tutto 13 persone, cinque sono dipendenti pubblici e gli altri tra titolari e dipendenti di imprese private. Quattro sono lecchesi.

La presunta “mente” del gruppo sotto indagine per corruzione, turbativa d’asta, illeciti di natura fiscale e ambientale sarebbe l’ingegner Gian Maria Castelli – titolare della Leopoldo Castelli Spa, basata a Morbegno, tra l’altro presidente dell’associazione dei costruttori della Valtellina (che ha però affermato di non avere mai ricevuto avvisi di garanzia”.

Il tutto avrebbe preso da un controllo casuale in un cantiere, proprio a Morbegno. Nell’occhio del ciclone una ristrutturazione dell’ospedale di Merate.

Per quanto riguarda la sanità lecchese, sarebbero quattro le persone entrate nell’inchiesta, tra i quali almeno tre dipendenti pubblici di cui due “di alto livello” (dunque dirigenti). Apparterrebbero all’Azienda Ospedaliera di Lecco, tra Manzoni e Mandic. Secondo il quotidiano “Il Giorno” si tratterebbe di Giulia Vairetti, dirigente a Merate, del geometra Roberto Rusin e del responsabile dell’Ufficio tecnico, Michele Rigat.

E un altro personaggio, stavolta di importanza giudicata “primaria” sarebbe in queste ore al centro dell’attenzione degli inquirenti; nei prossimi giorni possibili clamorose svolte.