SONO CINQUE GLI ARRESTATI DELL’ARANCIA MECCANICA CALOLZIESE, TUTTI VENTENNI

carabinieri-giuliani-mottaLECCO – Dopo i diciannovenni Bekim D. e Fatmir G. e il 23enne Devis G., nella rete dei carabinieri sono caduti altri due componenti della banda di albanesi ritenuta autrice di rapine in abitazioni con selvaggi pestaggi. Sono i giovanissimi Astrit T. Endri A. anche loro hanno appena 19 anni. Al gruppo vengono contestati i reati di rapina pluri aggravata, sequestro di persona, lesioni personali aggravate e ricettazione. Nei loro confronti è stata emesso il provvedimento di custodia cautelare da parte del Gip Paolo Salvatore su richiesta del pm Paolo Del Grosso, mentre a ulteriori due persone è stata mossa l’accusa di ricettazione.

A incastrare il gruppetto sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza sulle aree in cui sono transitati e pure le orme delle scarpe lasciate nei luoghi dei delitti, calzature che sarebbero state trovate ancora in possesso di alcuni degli accusati.

I particolari dell’inchiesta sono stati raccontati durante una conferenza stampa nel Comando Provinciale dei Carabinieri, dal tenente colonnello Alessandro Giuliani e dal capitano Francesco Motta. Il clan è stato definito da Giuliani particolarmente pericoloso perché avrebbe scelto le proprie vittime irrazionalmente: bastava che abitassero vicino alle stazioni ferroviarie.

Dopo mesi d’indagini, secondo il colonnello il quadro ormai è chiaro: i ventenni si erano improvvisati, non avevano esperienza criminale. Tutti irregolari meno uno (accusato di ricettazione), erano privi di fissa dimora in Italia.

Due di loro, Endri A. e Astrit T. erano già in carcere (rispettivamente a Mantova e Saluzzo, Cn) quando la procura di Lecco ha emesso i provvedimenti di custodia cautelare nei loro confronti. Secondo i carabinieri sono tra coloro che il 21 febbraio scorso penetrarono nella casa di Anna Maria Pia.

> Un ampio documento dei carabinieri sulle rapine (Power point)