GERMANEDO/ASL ALLA MATERNA PER COLPA DEGLI HAMBURGER. BONACINA: “IL CIBO E’ BUONO”

Francesca-BonacinaLECCO – Per colpa degli hambuger l’Asl arriva alla scuola materna. È successo mercoledì pomeriggio alla scuola dell’infanzia Rosa Spreafico nel rione lecchese di Germanedo. Poco dopo mezzogiorno i bambini, accompagnati dagli insegnanti, si sono recati in mensa per pranzare. Le maestre però, appena hanno visto il cibo preparato per gli alunni, hanno voluto vederci più chiaro e hanno prontamente contattato il Comune. Pomo della discordia un hamburger di manzo giudicato poco cotto e con un colore diverso dal normale. “Sono stata chiamata dal dirigente scolastico Renato Cazzaniga – spiega l’assessore all’Istruzione Francesca Bonacina – e prontamente sono intervenuta insieme alla dirigente del settore Istruzione Giovanna Esposito. Abbiamo osservato la carne che aveva dei punti rossastri e pareva poco cotta, poi l’abbiamo assaggiata e abbiamo constatato che era commestibile”.

hamburger-crudiL’hamburger è stato consegnato dalla Elior, la ex Avenance, ed era il primo giorno che veniva servito nel plesso. “Probabilmente è per questo che gli insegnanti hanno avuto paura – racconta l’assessore –. Comunque per andare fino in fondo alla questione abbiamo chiamato l’Asl che è giunta subito per fare le analisi”. I tecnici della azienda sanitaria hanno stabilito che il prodotto era cotto, ma hanno raccolto campioni per fare analisi approfondite.

I bambini, comunque, quell’hamburger non l’hanno mangiato. “Gli insegnanti hanno fatto bene a chiamarci subito – dichiara Bonacina –: il Comune provvede a controllare periodicamente i pasti e se vengono riscontrate anomalie è giusto che siano subito controllate. Poi posso capire che l’apparenza della carne ha ingannato, ma l’azienda che serve le mense lecchesi ha assicurato la qualità e sul sito del Comune scriviamo tutti i giorni i menu e i controlli che facciamo. La cosa importante è che non bisogna allarmarsi per nulla.”.

I genitori dei bambini iscritti alla Spreafico, che tutti i giorni testano la qualità, però quegli hamburger non li hanno digeriti e ora chiedono al Comune il rimborso del buono pasto.