ASSEMBLEA DI CONFINDUSTRIA:
C’E’ “UN CLIMA DI FIDUCIA”. SIGLATO INTANTO L’ACCORDO CON SONDRIO

confindustria leccoLECCO – La fusione tra Confindustria Lecco e Sondrio, la crescita dell’Italia, il nuovo clima di fiducia e l’Europa. Sono i principali temi affrontati durante l’assemblea generale di Confindustria Lecco dal titolo “Una nuova Europa per le imprese” di scena giovedì 26 maggio presso l’Aula Magna del Politecnico di Lecco.

“Niente profitti, niente investimenti – ha sottolineato nel suo discorso il presidente di Confindustria Lecco Giovanni Maggi –. Niente investimenti, niente impresa. Niente impresa, niente occupazione e benessere. Sarebbe ora di riconoscerlo pienamente e mettere fine al clima anti-impresa che ancora si respira in Italia e che mi è sempre sembrato francamente paradossale, visto che l’industria è la spina dorsale di questo paese”. E poi uno sguardo ai risultati ottenuti dal nostro paese:”Se il dato di base è che l’Italia ha scontato in modo più pesante degli altri gli effetti della crisi, con un crollo dell’economia, è anche vero che nonostante questo, e il clima avverso all’impresa, il nostro sistema produttivo è ancora competitivo. Alcune elaborazioni contenute nel documento 10 “Verità sulla competitività italiana”, realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison, riferite a dati del 2012, collocano l’Italia tra i cinque paesi che hanno avuto un surplus commerciale riferito al manifatturiero in senso stretto superiore ai 100 miliardi di dollari. Inoltre se fino al 2013 l’Italia ha visto ridurre drasticamente il proprio fatturato manifatturiero domestico, con un -15,9%, sul versante estero il fatturato manifatturiero ha segnato una crescita del 16,5%, ovvero più di quanto registrato da Germania (+11,6%) e Francia (+5,9%). E in questo quadro il contributo di Lecco è di tutto rilievo: nel 2013 le nostre esportazioni, alle quali il manifatturiero concorre per oltre il 98%, sono state di oltre 3,7% miliardi di euro, pari a poco meno dell’1% dell’export totale nazionale. Ma hanno generato in termini di bilancia commerciale una quota del 5,4% dell’intero avanzo commerciale italiano”.

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Detto questo il presidente di Confindustria Lecco ha anche chiesto una “severa e radicale riforma della Pubblica Amministrazione e la riduzione del carico fiscale”.

Spazio anche alla firma del protocollo organizzativo tra Confindustria Lecco e Confindustria Sondrio per la costituzione di Confindustria Lecco e Sondrio:”Entrambe le strutture sono chiamate a uno sforzo di cambiamento importante. Con questo passo abbiamo interpretato lo spirito della Riforma di Confindustria, conosciuta come riforma Pesenti. Riprogettando il suo sistema organizzativo ben prima e meglio delle istituzioni di questo paese, Confindustria si è dimostrata capace di un processo di rinnovamento che parte dall’interno e attraverso il quale governa il cambiamento per essere un’associazione sempre più moderna e rappresentativa”.

Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha, invece, sottolineato l’efficienza della regione che governa:“Ci sono regioni che governano male la spesa, l’Italia sfora i termini di 30 e 60 giorni nel pagare le imprese, l’anno scorso paga entro il 30esimo giorno, nel primo trimestre in 17 giorni. E allora dico: imponiamo a tutte il sistema lombardo. La Lombardia ha 3.000 dipendenti con 10 milioni di abitanti, la Sicilia ne ha 30mila con la metà degli abitanti. Renzi deve prendere il meglio da ogni regione. Quando era sindaco Renzi diceva che il patto di stabilità è un patto di stupidità, mi piacerebbe che se lo ricordasse”. E ancora:”1.540 comuni hanno governato arrivando a fine 2013 con 8 miliardi e mezzo di euro, i soldi che hanno risparmiato non possono usarli perché andranno nel fondo di Roma. E’ giusto?. Almeno la metà potrebbero essere spesi per abbassare le tasse, sistemare le strade e abolire l’Irap in Lombardia”.

confindustria leccoGiorgio Squinzi ha invece evidenziato la vocazione europea di Confindustria:”Nella riforma Pesenti abbiamo indicato due sedi: Roma e Bruxelles. L’Italia è il secondo paese manifatturiero d’Europa e in una prospettiva di negoziato il trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti darà dei benefici all’Italia”.

E sulla riorganizzazione di Confindustria Squinzi ha dichiarato:”Noi ci siamo semplificati, è stato un lavoro importantissimo, a cui hanno partecipato tutte le associazioni territoriali e di categoria e credo che abbiamo fatto una cosa che va nella direzione giusta. E questo fiorire di aggregazioni dimostra che siamo nella direzione giusta. Confindustria conta 150mila aziende e 6 miliardi di lavoratori e io sono orgoglioso di rappresentare tutto questo. Noi classe imprenditoriale abbiamo il dovere di rappresentare la classe dirigente in un momento come questo. Siamo avanti con i tempi, non voglio atteggiarmi ma stiamo indicando alla politica la direzione su cui bisogna andare. L’ho voluta e sono fiero dei risultati raggiunti. Dateci un paese normale e vi faremo vedere noi imprenditori cosa saremo capaci di fare”.

Durante l’assemblea il presidente Maggi, insieme al presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al presidente di Confindsutria Giorgio Squinzi e al presidente di Confindustria Sondrio Cristina Galbusera ha premiato i nove titolari delle imprese, attive da 30 anni e più.

Si tratta di Fabio Buzzi della FB Design Srl di Annone Brianza, Guido Cappellotto dell’Alpina Raggi Spa di Lomagna, Marco Fontana della Fontana Pietro Spa di Calolziocorte, Francesco Limonta della L.A.E.B. di Sirtori, Enrico Mandelli dell’omonima impresa di Merate, Umberto Paramatti della Paramatti & associati Srl di Lecco, Lorenzo Riva dell’Electro Adda Spa di Beverate di Brivio, Eliseo Valsecchi della L.A.M.P. srl di Suello e Pietro Valsecchi della Cav. Mario Valsecchi & Figli Srl di Calolziocorte.

Elena Pescucci