“ATLANTE DEGLI ABITI SMESSI”
IL LIBRO DI ELVIRA SEMINARA
AL MUSEO DELLA SETA DI GARLATE

ELVIRA SEMINARA al Museo della SetaGARLATE/LECCO – Alla Libreria Volante si è deciso di abbreviare la filiera editoriale e permettere di scoprire cosa succede dietro le quinte delle case editrici. È per questo che venerdì 23 ottobre, alle ore 18.30, sarà Angela Rastelli (editor Narrativa italiana Einaudi) a presentare Elvira Seminara con L’ATLANTE DEGLI ABITI SMESSI (Einaudi). Lo farà non alla Libreria Volante ma in un contesto suggestivo e perfetto per il libro: il Museo della Seta di Garlate, situato in una filanda settecentesca in riva al lago di Garlate e immerso in un giardino di gelsi, che espone scoperte, invenzioni e macchine per la produzione di seta dal baco fino al tessuto.

Proprio per l’eccezionalità del luogo, alle ore 17.30 (un’ora prima della presentazione) sarà possibile fare una visita guidata attraverso le sale del Museo, a soli 5 euro (prenotazione obbligatoria entro il 21 ottobre a liberisogni@museosetagarlate.it). Questo grazie alla collaborazione della Libreria Volante con l’assessore alla Cultura Mattia Morandi, la Biblioteca di Garlate e l’associazione LiberiSogni Onlus.

libreria volanteGli appuntamenti della Libreria Volante proseguono, nella sede di via Bovara a Lecco, sabato 24 ottobre, ore 18:, col TRIVIAL PURSUIT LETTERARIO, e domenica 25 ottobre, ore 11.30, con PRONTI, ATTENTI, SUR!!!, un incontro in libreria con Marco Cassini, editore di SUR, casa editrice che pubblica autori desaparecidi. Cassini, già editore di minimum fax, racconterà com’è nata SUR e cosa succederà nel futuro della casa editrice romana. Per chi vuole, è possibile trattenersi per un brunch con l’editore! (per il brunch, prenotazioni serena@lalibreriavolante.it).

 

Il libro – L’ATLANTE DEGLI ABITI SMESSI:
Eleonora è una donna eccentrica con un modo tutto suo di guardare il mondo. Ma è anche una donna impetuosa. E ora che l’ex marito è scomparso, il rapporto con la figlia Corinne si è strappato, «come un lenzuolo che ha subito troppi lavaggi, vestito troppi letti». È anche per questo che Eleonora lascia Firenze e si rifugia a Parigi, in cerca di solitudine e di chiarezza, perché certe fughe «non si organizzano, si subiscono e al massimo cerchi di perfezionarle ». Da lí, osserva il parco sotto casa e le abitudini bizzarre degli inquilini del suo palazzo – un «ottimo esercizio di equa e diffusa compassione» – e tesse nuove trame. Ma soprattutto scrive a Corinne, per ricucire il loro rapporto. Un giorno dopo l’altro compila un campionario sfavillante degli abiti lasciati nella casa di Firenze. Una sorta di vademecum per orientarsi fra il silenzio ostinato degli armadi e il frastuono dell’umanità. Il catalogo animato di Eleonora diventa cosí un modo di trasmettere l’esperienza del tutto singolare, «fuori dalle ante». Un vortice di parole febbrili, inventive, con una forza espressiva inesausta, che ci trascina senza sosta, lasciandoci alla fine la sensazione di avere vissuto una storia che ci riguarda molto da vicino.

Citazione dal libro:
«Vestiti elfi. Che non trovi in nessun posto quando li cerchi. Ma poi rispuntano beffardi come niente fosse, in bella vista, proprio là, esattamente dove prima non c’erano. Inutile spostare grucce e rovistare, in questi casi, meglio non accanirsi, tanto ritornano. Tu devi far finta di nulla. Tieni gli occhi chiusi, se senti un fruscio mentre dormi. Devi stare al gioco se vuoi la pace nel tuo armadio».
«Vestiti che vogliono brillare, come le bombe».
«Vestiti che hai paura a rimettere, perché quel giorno sei stata cosí felice».
«Le vite non vogliono essere risparmiate. Ogni cosa, ogni corpo, non chiede che questo, sgualcirsi, logorarsi, cadere e ferirsi, sporcarsi e cicatrizzare, urtare, sanguinare, ricucire».

Il Museo della Seta:
Il Museo della seta fu realizzato e inaugurato nel 1953 dagli industriali svizzeri Abegg per tramandare agli addetti del settore e agli studiosi gli strumenti creati nei secoli nell’industria serica. Attività che ebbe e possiede ancora grande importanza in oriente come in occidente. Donato nel 1976 al Comune di Garlate, conserva una ricca collezione di macchinari, esposti in modo da poter osservare le principali fasi di produzione: allevamento del baco, trattura dei bozzoli, torcitura della seta. Ha inoltre uno spazio dedicato alla tessitura. Conclude il percorso un settore dedicato al futuro dove vengono presentate le nuove ricerche e applicazioni della seta nel campo biomedico, della cosmesi, nella produzione di nuovi filati.

Il Museo dispone di laboratori interattivi dedicati e diversi percorsi didattici animati da esperti formatori.
Per prenotazioni alla visita guidata al Museo della Seta: liberisogni@museosetagarlate.it
Per informazioni sulla presentazione: t. 3495286794 – serena@lalibreriavolante.it

 venerdì 23 ottobre ELVIRA SEMINARA al Museo della Seta