BIONE/REGNA LA CONFUSIONE
ANCHE NEL VOTO IN COMUNE.
ORDINE DEL GIORNO IN STANDBY

centro sportivo comunale bioneLECCO – Come ci si poteva aspettare continuano le polemiche sul centro sportivo del Bione, tema sbarcato al consiglio comunale di questa sera con l’ordine del giorno presentato dal consigliere del Gruppo misto Ivano Donato e sottoscritto da Massimo Riva (M5s), Cinzia Bettega (Lega), Alberto Anghileri (Sinistra).

Tema di discussione “Chiusura del centro sportivo comunale del Bione. Azioni che hanno comportato tale stato delle cose e quali misure l’amministrazione intende attuare per scongiurarla. “Abbiamo la necessità di avere chiarimenti – chiosa Ivano Donatofino a quando non ci saranno dichiarazioni di conformità, Sport management, che titolo ha per gestire il centro? Visto che la proroga non è ammissibile legalmente, come si procede ora? Che tipo di bando ci sarà?”. “La maggioranza non ci dia a bere l’ultima delibera – Incalza Cinzia Bettega –. Questa non risolve la questione, ma è solo un atto di indirizzo. Lo stesso atto che, per altro, era stato presentato all’inizio dall’Amministrazione Brivio nel 2010”. A richiamarsi al passato anche Alberto Anghileri, Con la sinistra cambia Lecco: “Cos’è successo dal 2015 a oggi? Doveva sistemarsi tutto a giugno e a dicembre abbiamo scoperto che non c’era nulla. Poi è arrivato il differimento, ma pare non sia regolare”. “Se ora succede qualcosa – chiede Massimo Riva – chi risponderà? Sport management o il Comune?”.

brivio-ghezaNon proferisce parola, durante il dibattito, Stefano Gheza, assessore allo Sport, a rispondere il sindaco Brivio: “Mi prendo le mie colpe. Ma del progetto si è potuto parlare solo dalla primavera 2014, quando l’Arpa ha detto che non c’era bisogno di alcuna bonifica. Poi abbiamo scoperto che il Comune non aveva disponibilità su tutte le aree, ci siamo arenati in estate sull’appalto quando gli uffici hanno insistito sulla creazione di un appalto normale. Cosa non ha funzionato? La finanza di progetto. Quello che è certo è che Sport management non è abusiva, semplicemente ora non ha titolo, ma nessuno ha chiesto loro di andarsene”.

Tre le richieste formulate con la sottoscrizione del documento da parte delle minoranze: “Chiediamo al sindaco e agli assessori competenti di attuare tutte le iniziative atte a garantire l’apertura e la sicurezza degli impianti sportivi del Bione; di redigere un bando per l’individuazione di un soggetto gestore che esprima interesse nella prosecuzione dell’attività e nella riqualificazione del centro sportivo; di mantenere adeguata e costante informazione ai consiglieri comunali, alle associazioni e alla cittadinanza, sul progetto e il suo sviluppo”.

Ordine del giorno che sarebbe stato votato anche dalla maggioranza se, diversamente da quanto accaduto, i firmatari avessero accolto l’emendamento del capogruppo Dem Vittorio Gattari che proponeva di aggiungere alle richieste avanzate nell’ordine del giorno la precisazione “come previsto dalla delibera 22” al primo punto e l’espressione “redigere nel più breve tempo possibile” al secondo.

lecco consiglio comunale bandiere 2Al momento del voto nessun consigliere contrario, 14 favorevoli e 18 astenuti, segno della volontà della maggioranza di non opporsi alla proposta. Tuttavia, il segretario Luccisano ha fatto presente che “l’articolo 64 del regolamento comunale recita sì che una mozione viene approvata se i favorevoli sono più dei contrari, ma una norma dello Statuto del Comune di Lecco prevede che la maggioranza dei votanti debba esprimersi favorevolmente”. Quindi in prima istanza l’ordine del giorno pare respinto. Il consigliere Gattari ha tuttavia sottolineato che “una sentenza del Consiglio di Stato del 2012, che si è espresso su un caso estremamente simile a questo, ha stabilito che vale il principio per cui l’astensione equivale alla volontà di non partecipare al voto”. Sull’interpretazione del regolamento sono disposte ulteriori verifiche.

Manuela Valsecchi