FILIPPO BOSCAGLI: “INUTILE COLPEVOLIZZARE I DISPERATI,
I PROBLEMI SONO ALTRI”

filippo boscagliLECCO – Filippo Boscagli, capogruppo di Ncd nel consiglio comunale di Lecco, parla in merito al bliz delle forze dell’ordine di ieri al fantomatico campo rom del Bione. Ricorda che già due anni fa il suo gruppo denunciò la possibile situazione di illegalità e ne ottenne chiarimenti presso gli uffici preposti, dunque evidenzia le “incongruenze” tra le recenti prese di posizione dell’amministrazione cittadina e condanna l’allarmismo immotivato.

Boscagli, insieme al suo gruppo, invita infine ad “affrontare per risolverlo il tema del disagio e delle nuove povertà in primo luogo lecchesi” senza perdersi in gesti simbolici o nella ricerca di presenzialismo sui giornali.

“Era il 2012 quando denunciammo possibili problemi del parcheggio del Bione, con annessi possibili problemi di abusi negli allacciamenti ai servizi. Una situazione di possibile degrado a ridosso del centro sportivo del Bione di cui si erano giustamente lamentati alcuni trasportatori che utilizzano l’area per il proprio lavoro.
Dopo diverse comunicazioni con Forze dell’Ordine e Anagrafe comunale ci vennero date garanzie sulla regolarità dei residenti italiani, sono passati mesi di incuria e disattenzione. Per lungo tempo si sono avvicendati camper e roulotte a cui ha fatto seguito uno sgombero nel 2013 per tornare alla situazioni odierna di 16 italiani a cui il Comune ha concesso, discutibilmente o meno, la residenza in loco.

polizia-bione-1PA fronte della moda del momento di urlare “al lupo al lupo!” senza aver verificato se ci sia un lupo o un agnello (magari un po’ sporco ma innocuo), lunedì sera l’assessore Volontè rispondeva che non si riscontrava nessuna irregolarità.
Poi, come incredibile smentita all’assessore, poche ore dopo parte forse la più grande operazione delle forze dell’ordine locali che si sia vista negli ultimi tempi per constatare però che non c’era nessuna irregolarità, perlomeno nessuna degna di un reato o che facesse in alcun modo temere per l’ordine pubblico.

Sostanzialmente alcuni cittadini italiani in una nota e certificata situazione di difficoltà, dopo essere stati pubblicamente dipinti come immigrati rom irregolari, semiabbandonati dalle istituzioni, si sono goduti una retata in casa con 6 volanti per vedere se avevano pagato le bollette. Questo perché nelle ultime settimane il problema nazionale è trovare uno sgombero (sacrosanto) agli abusivi anche quando magari non ce ne sono?

Questo è ancor più grave di fronte all’inerzia di alcuni ambiti di degrado cittadino sotto gli occhi di tutti, a partire dal reato (quello sì reato) di abbandono di rifiuti che caratterizza da tempo questa città e fatto oggetto di esposti formali, o le notti da incubo che da anni sconvolgono i residenti di Piazza Affari. Allo stesso modo l’assedio che i lecchesi subiscono dalla molestia di alcuni extracomunitari nei parcheggi del centro vedrà ogni giorno la presenza capillare e costante di un numero rilevante di agenti?

Non più tardi di tre giorni fa leggevamo l’impossibilità di mandare avanti il reparto sotto organico dei Vigili per poi vederli impegnati 4 ore in un’operazione di cui l’amministrazione comunale sapeva benissimo che non sarebbe risultata alcuna irregolarità? O normalmente i cittadini lecchesi devono aspettarsi che la verifica del pagamento della TASI e della TARI vengano a farla con le forze dell’ordine?
Per cavalcare qualche pagina di giornale si rischia di storpiare la realtà, colpevolizzando dei disperati italiani (si legga la storia di alcuni di quegli uomini), invece che venirgli incontro, aumentando un clima di tensione anche dove questa non c’è nonostante un evidente disagio.
In questo momento il forte senso di insicurezza non può essere combattuto dalle istituzioni a colpi di comunicati stampa scandalistici, si combatta il degrado sociale ed il disagio che colpisce anche la nostra città, ci ridiano con stabilità il vigile, il poliziotto ed il carabiniere di quartiere partendo dai quartieri periferici di Lecco, quelli che non fanno mai notizia.
Come sempre noi sosterremo ogni iniziativa che vada verso una convivenza migliore nella nostra città, partendo da una vera e stabile sicurezza e sostenendo in primo luogo le realtà rionali e cittadine che per prime vanno incontro al dramma quotidiano di tanta gente soprattutto italiana come mai negli anni scorsi, dalle associazioni sportive ai banchi di solidarietà fino alla caritas solo per fare alcuni esempi noti a tutti.

Nessuno dice che quel luogo non sia simbolo di degrado cittadino, anzi siamo stati i primi a dirlo oltre due anni fa. Così come il livello nazionale deve capire che l’eccesso di buonismo, in stile social card, non può far sentire discriminati i cittadini italiani – dalla casa popolare ai servizi sociali, primo vero rischio di conflitti sociali. Ma sarebbe vergognosamente irresponsabile andare avanti con operazioni amministrative per “dare segnali” (che siano gli spot ridicoli della cittadinanza civica o eventi come quello di ieri) senza affrontare per risolverlo il tema del disagio e delle nuove povertà in primo luogo lecchesi, ricordando che nascondere la polvere sotto il tappeto non serve a nulla”.