GIUNTA BRIVIO, ANNI DI “SVAPOROSA AMMINISTRAZIONE”.
E SE L’AVESSE FATTO LA FAGGI?

TREZZI PAOLOLECCO – Riceviamo la lettera di un animatore della discussione politica e istituzionale cittadina ma non solo: Paolo Trezzi.
Tra gli ideatori di iniziative e progetti importanti (Comitato per l’Acqua Bene Comune, Qui Lecco Libera, Gruppo di Acquisto Solidale di Lecco, Officina della Musica a citarne solo alcuni) Trezzi è un osservatore critico dei fatti e delle dinamiche sociali, economiche e come dettto politiche del nostro territorio.

Il suo intervento di oggi è un’autentica mazzata nei confronti dell’operato della Giunta Brivio – già alle prese con una serie di difficoltà, anche interne. Eccolo in versione integrale:

Comune di Lecco: scavare le fondamenta con un cucchiaino non funziona

Caro Direttore,
Credo che la domanda da porsi quando si valuta l’operato dell’Amministrazione Brivio sia “…E se l’avesse fatto la Giunta Faggi?”

Anche per interrogarsi, stampa compresa, sul perché Sindaco e Giunta godano ancora, almeno in termini percettivi, di immutato credito dopo tre anni di svaporosa amministrazione.

Le difficoltà oggettive di questa crisi, i continui cambi di norme, oltre che i pochi strumenti a disposizione di un Comune per affrontare tutto ciò non possono però nascondere l’inerzia e giustificare la cattiva Amministrazione della Giunta Brivio.

Ha voglia il Capogruppo Pd Citterio a dire, come un soldatino, che prima si costruiscono le fondamenta di una casa. Vero. Ma non le si scava con un cucchiaino.

Le ripetute “non scelte” non vanno omesse o lasciate sottintese nella cronaca. E vanno ricordate, ogni volta, agli Assessori ed la Sindaco quando piangono miseria, quando lamentano impedimenti romani. Quando, in altre parole, così si giustificano davanti alla loro inerzia

Non fermiamoci al fumo di qualche emendamento qui abbiamo davanti piccoli ragionieri politicanti che si rimangiano parole, votano a comando e nemmeno provano a mitigare il disagio, le sberle, della crisi. Avendone invece possibilità, strumenti e numeri.

Alzano tasse, facendosi scudo che non ci sono soldi.

Come un Monti qualsiasi. Ed intanto i cittadini pagano. Pagano anche le occasioni mancate.

Esempi? A decine. Irpef, Imu, Alienazioni, Partecipazione civica, Mobilità, Ambiente, Scuola, Illuminazione, Pannelli fotovoltaici. Occasioni perse, danni ai cittadini.

Questa Giunta si vanta di vendere beni pubblici al solo scopo di far quadrare il bilancio. Piange per il Patto di Stabilità e non mette in atto nessuna azione, di tutte quelle possibili, per allentarlo. Si accontenta di trovare scuse e far pagare il cittadino. Aumenta la mensa scolastica e non mette nel Piano delle Opere un Centro Cottura che gli farebbe risparmiare milioni; vende via Roma51 dicendo che non ha soldi ma butta via 160.000 all’anno per mantenere un sottoscala come la Sala di via Foscolo (per altro ancora chiusa malgrado le promesse). Con quei soldi potrebbe pagare un mutuo milionario.

Poteva lo scorso anno (e quello prima ancora) modulare l’Irpef in modo da farla pagare di più ai ricchi e meno agli altri, incassando gli stessi soldi, ma ha preferito colpire tutti allo stesso modo.

Idem per l’Imu. Ha preferito togliere soldi alla Croce Rossa per lasciarli alle Banche.

Oggi fa una finta modulazione dell’Irpef a un imprercettibile aiuto a favore dei poverisismi e un finto bastone ai molto ricchi che avranno un aumento medio di meno di mezzo caffè al giorno.

Intanto ai poveri cristi e alle famiglie hanno già auamnatto del 30% i biglietti e tagliato centinaia di corse dei bus ma continua a vantarsi, a capocchia, di promuovere la mobilità sostenibile perché ha 50 bikesharing che non usa nessuno.Ha già aumentato del 6%

La tassa rifiuti e oggi furbescamente dice che non ci sasrnno aumenti ( non specificandoc he intende altri aumenti)

Potrebbe ridurre il costo della sua bolletta anche solo mettendo propri pannelli fotovoltaici sui tetti e ridurre le inefficienze energetiche, ma niente.

Villa Manzoni non è in quello stato pietoso solo per colpa del Patto di Stabilità. Le Opere pubbliche non sono al palo solo per mancanza di fondi.

Il riardo cronico e vergognoso del Pgt non dipende da nessun Patto di Stabilità.

C’erano cioè 101 modi per non impoverire i cittadini e migliorare il futuro.

A pagare quindi restano i cittadini che però gli si fa credere che sia solo tutta colpa della crisi.

Al Cittadino il Sindaco non può far credere che le colpe non sono della sua Giunta.

Voi giornalisti, e ognuno, dovete ricordargli, quando furbescamente ci prova, – come con le letterine ipocrite strappalacrime sul patto di stabilità o le manovre fumose dell’Irpef – che non può.

E se l’avesse fatto la Giunta Faggi?”

Paolo Trezzi