CALCIO E POLITICA/LA LETTERA:
DEBITI BLUCELESTI SULLA CITTÀ
E LE PRIORITÀ DEL COMUNE

calcio denaro soldiCaro Direttore,
E’ comprensibile che il pallone rotoli più veloce delle persone, delle attività produttive e della Cultura, pertanto non bisognerebbe scandalizzarsi.
Lascia perplessi come fautore di accordi e addirittura motore ci siano Sindaco e assessore Valsecchi lui manco della partita, impegnati a trovare qualcuno – in cambio di che cosa non si sa – disposto a rilevare debiti e nome di una squadra che ha finito di brillare oltre 40 anni fa e che ora è quotata e competitiva come l’Olginatese.

Il ruolo di Sindaco e Assessore, dovrebbe essere solo di contorno, di spettatori.
Hanno delle garanzie da mettere? Hanno delle conoscenze da stimolare? Hanno degli interessi primari per la città da far valere? Quali? Li usino per la città, e che diamine.

E oggi, l’Assessore Valsecchi, parla di un debito di 100.000 euro come se spuntasse così come un fungo.
Credo che, invece, stiamo parlando della stessa cosa. L’Assessore Corrado Valsecchi con 3 anni di ritardo.

Allora scrissi a tutti i capigruppo, anche quello di Appello, Gualzetti. Rispose solo la Lega Nord, con Stefano Parolari. 
Era tempo di Consiglio Comunale e di approvazionedel Bilancio, era il 29 aprile 2013, era un lunedì. Parolari chiese conto. 

Portando a domanda quanto scritto nel Capitolo relativo al codice 3.02.0936 “Convenzione campo sportivo Mario Ceppi”. Nel Rendiconto Finanziario Entrate per l’anno 2012.
Chiese a Giunta e Ragioniere capo, di allora, Michele Brivio, notizie sul debito di 100.000 euro iscritto e dei 9.000 cancellati.
Ottene una risposta che pare sbalorditiva sentendo oggi, 3 anni dopo, ancora di questo debito e della sorpresa e tentennamenti che manifesta l’Assessore Valsecchi.

La si può sentire dalla viva voce del ragioniere capo in questo audio che è la registrazione di quel Consiglio Comunale.
Il punto preciso è dal minutaggio 2h.33.mm.11, per mezzo minuto

Il residuo attivo nei confronti della Calcio Lecco di 9.300 è stato cancellato in via prudenziale, ossia messo tra i crediti di dubbia esigibilità, al riguardo siamo in contenzioso con la Società Calcio Lecco a cui abbiamo notificato un’ingiunzione di 100.000 euro, la Società ha fatto ricorso, ricorso che è stato respinto, quindi adesso dovremo andare in procedura esecutiva o quantomeno dobbiamo rinotificare l’ingiunzione

Ricapitolando, si aumentano le tasse locali e si è chiuso – in questi anni, un occhio sul pallone?
Anzi pure peggio, Assessore ai Lavori Pubblici (?) manco a Bilancio o Sport e Sindaco, ancora una volta appunto , come ad agosto 2012, han detto che stanno valutando se chiedere aiuto agli imprenditori locali, non per recuperare i 100.000 euro, ma per salvare il Lecco calcio.

Ma la città, la collettività, l’interesse pubblico diffuso, sbaglio o ha, o dovrebbe averne, altre di priorità?

Ci si lamenta che non ci sono soldi, che Villa Manzoni cade a pezzi nel più totale silenzio se non fosse per l’impegno dell’Assessore alla Cultura, che non ci sono soldi per tenere aperte alcune scuole, figuriamci per il turismo, che le aziende scappano, altre chiudono e Sindaco e Assessore Valsecchi che fanno… Si fanno promotori di trovare qualcuno che spenda un botto di soldi – per giunta per una squadretta  – lasciando andare a rotoli tutto il resto.
A me paiono due assurdità. I due amministratori, in primis.

Paolo Trezzi