LECCO – Doveva essere il giorno di Salvatore Ferrara alla Calcio Lecco. Il titolare avrebbe dovuto prendere in mano la società di via don Pozzi traghettandola verso un futuro più limpido. Una nuova proprietà che avrebbe risollevato le sorti del club bluceleste, facendo tornare l’aquila a volare libera nei cieli del calcio professionistico. E invece il titolare della Gdg Global service, senza nemmeno avvisare, non si è presentato all’appuntamento con la famiglia Invernizzi, condannando ancora di più il club lariano a un avvenire d’incertezza.
I proprietari lo attendevano e l’amministratore unico Paolo Cesana aspettava ansioso una chiamata per la conferma del passaggio di proprietà. Ma quella telefonata non è mai arrivata. “Non ho parlato con Ferrara – afferma seccato il dirigente -, ho tentato di chiamarlo nel pomeriggio, ma non sono riuscito, non mi ha mai risposto”. E proprio l’amministratore unico lo aveva sentito lunedì per gli ultimi dettagli. “Mi ha chiamato – racconta – ha confermato, come già aveva fatto nella sua visita a dicembre, che ci saremmo visti per la firma. Ma ora si è tirato indietro, nonostante si fosse esposto e avesse preso impegni. Sinceramente ci sentiamo presi in giro”.
Era arrivato con il piglio di un leader, ma ora, invece, sarà ricordato come un flop, come un seduttore che al momento decisivo ha abbandonato la sua amata. Infrangendo però migliaia di cuori, tutti i tifosi del Lecco che ora vedono davanti un futuro più che incerto per la propria squadra. I giocatori invece devono tornare a concentrarsi sul campo, per invertire la rotta già domenica nella peggiore delle trasferte, quella a Piacenza. La classifica piange e i ragazzi di Cotroneo sono fermi a 22 punti, insieme a Castellana e Mapellobonate.
Se il campionato finisse oggi, solo la classifica avulsa salverebbe i blucelesti dai playout.
Fabio Landrini