CAROVANA DELLE ALPI: “BANDIERA NERA” ALLA PROVINCIA DI LECCO
PER ARTAVAGGIO-BOBBIO

carovana delle alpiMILANO – Al via la Carovana delle Alpi sulle montagne lombarde, la campagna di Legambiente che ogni anno fa il “check up” dello stato di salute dell’ambiente alpino assegnando le tradizionali bandiere verdi e nere, rispettivamente alle buone e cattive pratiche di gestione del territorio.

Le nostre Alpi sono un paradiso di bellezza e biodiversità, troppo spesso minacciato da una gestione miope. Ci pensa allora il Cigno verde a segnalare le eccellenze montane e a denunciare le situazioni che minacciano l’ambiente alpino. Quest’’anno in Lombardia sono tre le bandiere nere che l’associazione ambientalista dà ai nemici della montagna, per i danni causati al territorio da amministrazioni e società. Non mancano per fortuna anche le buone pratiche ecosostenibili e le idee positive per uno sviluppo locale green, come testimoniano le rispettive 3 bandiere verdi date, invece, a chi ha saputo valorizzare l’’arco alpino.

“La montagna ricopre il 45% della superficie lombarda, un territorio ricco di eccellenze ma povero di politiche. Il Governo e la Regione Lombardia devono cambiare i propri obiettivi per rilanciare il territorio alpino – dichiara Lorenzo Baio, coordinatore lombardo della campagna Carovana delle Alpi – puntando a costruire una sinergia fra aree di pianura e vallate alpine. Alle nostre montagne non servono più faraoniche infrastrutture ingestibili e che drenano importanti risorse pubbliche con risultati per lo meno trascurabili. E’ ora di avviare il concetto di un’’infrastruttura diffusa, fatta di agricoltura di qualità, riqualificazione naturalistica e idrogeologica del territorio, innovazione tecnologica, recupero del patrimonio edilizio e qualità nelle modalità di fruizione della montagna. Da anni registriamo nuova energia e vitalità in molte località alpine. Si tratta di dare modo a questa energia di sprigionarsi al meglio curandone la sostenibilità economica e ambientale”.

BANDIERE NERE – Quest’a’nno ben tre bandiere nere vanno alla Lombardia. La prima, e più pesante, viene assegnata alle segreterie dei partiti PD (Partito Democratico) e SVP (Südtiroler Volkspartei) che si sono prodigate per lo smembramento del Parco dello Stelvio, i cui 131.000 ettari ricadono per il 45% in Lombardia. Con grandi responsabilità nella guida rispettivamente del Paese e della Provincia Autonoma di Bolzano, l’uno per colposo disinteresse alla conservazione della natura, l’altro per scelta deliberata, hanno coscientemente scelto di affossare il più grande Parco Nazionale delle Alpiattraverso un processo di scissione e declassamento e di far così deperire con esso la prospettiva di sviluppo sostenibile per questo spazio montuoso sovraregionale.

“Ancora una volta la politica abdica al proprio ruolo di governo del bene pubblico e utilizza in modo strumentale il territorio e l’ambiente per mantenere i propri equilibri politici – dichiara Marzio Marzorati, responsabile Parchi di Legambiente Lombardia – Invece di realizzare un parco europeo alpino, così come chiesto dalla comunità internazionale e della Convenzione delle Alpi, lo si smembra in tre piccoli parchi giochi regionali. Purtroppo non sempre l’autonomia locale è lungimirante e rappresenta un bene per i cittadini che invece chiedono alla politica di mettere al primo posto la tutela dell’ambiente e dei territori. Il parco più importante d’Italia avrebbe bisogno di ben altra considerazione – insiste Marzorati- siamo preoccupati che senza un grande organismo di gestione unitario, il Parco dello Stelvio subirà un peggioramento nelle attività di controllo e tutela soprattutto della biodiversità. I primi sintomi di questa deriva sono la recente delibera della Provincia di Trento che considera gli orsi dannosi. Ci chiediamo anche a cosa potrebbe servire la Macroregione alpina, proposta anche dalla Regione Lombardia, se tra i sui obiettivi non tutela il patrimonio del parco dello Stelvio e le risorse ambientali”.

La seconda bandiera nera lombarda è stata assegnata al Comune di Schilpario per non avere attuato in maniera efficace la regolamentazione dell’utilizzo di motoslitte, in spregio a qualsiasi regola di buon senso capace di preservare il turismo dolce e di qualità.

La terza va alla Provincia di Lecco per aver previsto, anche nella recente revisione del Piano Territoriale di Coordinamento, il potenziamento del polo sciistico Artavaggio-Bobbio con un “progetto invasivo di tunnel che dovrebbe collegare le due località”.

BANDIERE VERDI – La Carovana delle Alpi anche quest’anno è quindi andata alla ricerca di quanti sviluppano progetti di tutela e salvaguardia della più grande catena montuosa d’Europa per premiare con le bandiere verdi l’impegno di quanti hanno mosso passi significativi verso uno sviluppo di qualità. Sono sei le Regioni a ricevere il vessillo verde. In Lombardia il riconoscimento di Legambiente va al Comune di Cerveno per una politica fatta di scelte coerenti e continuate nel tempo, e di progetti di qualità, per la valorizzazione delle risorse del proprio territorio; riconoscimento anche ai comitati di Premana “Salviamo i nostri torrenti” e di Pagnona “Per la difesa del torrente Varroncello” per la passione e l’impegno profuso nella collaborazione con la popolazione, le associazioni ambientaliste e le istituzioni per la difesa dei torrenti della Valvarrone dall’assalto delle captazioni per le minicentrali a danno dell’ambiente e del paesaggio e senza reali benefici per la popolazione.

La terza esperienza lombarda premiata è quella dell’associazione Mercato&Cittadinanza per l’impegno nell’individuazione di buone pratiche produttive, nel rispetto dei lavoratori, dell’ambiente e nella ricerca della qualità del cibo e per la loro valorizzazione attraverso un mercato mensile associato ad iniziative culturali.

 

L’elenco completo delle bandiere di Carovana delle Alpi 2014 è disponibile al link: http://www.legambiente.it/contenuti/articoli/carovana-delle-alpi-2014