“COMPASSO VOLANTE-ETTORE ZAMBELLI” XV EDIZIONE:
LECCO FA INCETTA DI PREMI

Primo PremioLECCO – Si è svolta oggi la cerimonia di premiazione del Compasso Volante edizione 2013. Prima della consegna dei premi, il coordinatore scientifico del premio Marco Imperadori e il prorettore Marco Bocciolone hanno insignito l’ingegner Vico Valassi del titolo di Presidente ad Honorem del premio, riconoscendo il suo ruolo di sostenitore dell’iniziativa e, in generale, del Politecnico di Milano sul territorio lecchese.

Oltre ai vincitori individuati la scorsa settimana da una giuria internazionale riunitasi a Palermo, oggi è stato consegnato il premio speciale Ettore Zambelli, valutato da professionisti di fama mondiale che hanno valutato con particolare attenzione i temi legati all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità.

Di seguito i premiati e le motivazioni della giuria, il Polo di Lecco si aggiudica entrambi i premi e una delle due menzioni:

Premio speciale Ettore Zambelli

Matteo Giussani, Michael Giustra, Giulia Zanardi

Politecnico di Milano – Polo territoriale di Lecco

Motivazione: per la sua integrazione con il paesaggio, l’originalità del design e la leggerezza del progetto che denota sensibilità nell’utilizzo di competenze multidisciplinari. Un plauso va anche alla strategia ambientale.

 

Primo Premio

Piepaolo Avanzi, Enrico Mainetti, Matteo Pedrana

Politecnico di Milano – Polo territoriale di Lecco

Motivazione: per la qualità del progetto e la coerenza con le richieste del bando, in particolare è stato apprezzato il richiamo alla cultura locale sia nell’evocazione delle tradizioni che del rispetto dell’architettura tipica del luogo.

 

Menzione

Davide Della Croce, Alessandra Di Maggio, Matteo Lazzarotto

Politecnico di Milano

Motivazione: per l’approccio minimalista e contemporaneo che evidenzia le strutture preesistenti e suggerisce valide soluzioni energetiche.

 

Menzione

Valeria Iuppa, Giuseppe Marinello, Fabio Marino, Calogero Scardina

Università degli Studi di Palermo

Motivazione: per l’utilizzo di una soluzione che ricorda il paesaggio naturale preesistente e riprende la tipica struttura a palafitta del luogo.

 

Giuria

  • José Luis de Sales Marques – Institute of European Studies of Macau
  • Salvator John Liotta – Kengo Kuma Lab – University of Tokyo
  • Hashimoto Shinobu – Hashimoto consulting arctect
  • Enrico Zara – Arup Italia

 

Tema di progetto  

Tema di progetto del Compasso Volante 2013 è il recupero, sull’isola di Coloane, di un cantiere navale abbandonato negli anni novanta ma ancora intatto con i suoi edifici in legno con giunture in ferro, travi di acciaio e tetti ondulati in metallo.

La richiesta prevede un complesso intervento architettonico per la creazione di uno spazio polifunzionale composto da hotel, uffici, atelier, spazi espositivi, caffè, ristoranti e una piazza per le performance artistiche e sportive.

Lo scopo del concorso è la progettazione di uno luogo dove la cultura e la scienza possano essere mostrate, promosse e sviluppate, attirando persone di tutte le età e creando un contesto dedicato dove scoprire la cultura e farne esperienza diretta.

Il progetto deve creare uno spazio vivo e animato senza dimenticare il rispetto per le abitudini e gli abitanti del vicino villaggio di pescatori; una forte enfasi deve essere attribuita alla component culturale e artistica del progetto fortemente legata al contesto di riferimento e alla comunità autoctona.

 

Università coinvolte e partner scientifici

  • Politecnico di Milano
  • Università degli Studi di Palermo
  • Kogakuin University Tokyo – Giappone
  • Singapore Polytechnic
  • Saint Joseph’s University – USA
  • Instituto de Estudos Europeus de Macau
  • Albergue Santa Casa da Misericórdia

 

 

Cos’è il Premio Compasso Volante?

Il concorso di progettazione Premio Compasso Volante è nato nel 1998 grazie alla stretta collaborazione tra la Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura del Politecnico di Milano, con i professori Ettore Zambelli (scomparso tre anni fa, al quale è stato dedicato il premio) e Marco Imperadori, con altre prestigiose università europee e asiatiche.

Il Premio, più che una competizione in senso stretto, è un articolato laboratorio di progettazione in cui professori e studenti sono coinvolti nell’elaborazione di un tema complesso, che viene individuato annualmente. Lo stimolo creativo e la sua traduzione in concreti elaborati costruttivi derivano da una continua comparazione dialettica tra persone e università, che condividono una concezione comune dell’architettura e del suo rapporto con la tecnologia.

L’iter del Premio prevede un workshop per delineare il tema e le richieste specifiche della competizione e a progetti ultimati una giuria internazionale per giudicare i lavori e assegnare il premio al vincitore.

La forza di questa manifestazione e il segreto della sua longevità risiede nella dimensione dialogica del lavoro progettuale e nella capacità di creare occasioni per proficui e ricchi scambi culturali.