CONFINDUSTRIA. BOCCIA A LECCO: “RIFORME, EUROPA UNITA,
GIOVANI E INCLUSIONE “

LECCO –  C’era il vertice nazionale, il presidente Vincenzo Boccia, i vice presidenti Davide Brugnoli e Lisa Ferrarini e poi a livello regionale i direttori di Lombardia e Como, all’assemblea che ha espresso il secondo presidente di Confindustria di Lecco Sondrio ora guidata da Lorenzo Riva.

Si è sentito parlare di nuova cultura d’impresa, di inclusione, di Europa unita, di spazio per i giovani e redistribuzione del reddito. Insomma una cultura imprenditoriale innovativa che fa quadrato intorno al Vincenzo Boccia Confindustria Lecco Como 280_249patto sociale per acquisire forza nell’area competitiva globale, dove l’industria manifatturierA italiana sta ai vertici.

Davanti a un parterre di politici espressione del territorio in Parlamento e in Regione, Boccia ha riconosciuto e sottolineandolo il “primato della politica” inchiodando i rappresentanti istituzionali alla responsabilità nei confronti della ripresa. Da attuare attraverso le riforme e la conferma di strumenti come il Jobs Act. “Da soli non ce la facciamo” anche se da soli hanno navigato nei marosi della crisi. Confessa disorientamento davanti una agenda riempita per lo più da priorità che riguardano le questioni elettorali e le date delle elezioni a discapito “dei fondamentali dell’economia”.

20170612_Confindustria assemblea (11)Nella sua visione dell’Italia, Boccia non prevede “dicotomia tra imprese e famiglie“, auspica l’azzeramento del cuneo fiscale nel mercato del lavoro a favore dei giovani, prevede un Paese inclusivo che non aumenti le disparità economiche e non provochi  competitività generazionale. Guarda a una “Società aperta”, perché “una società condominiale non riguarda il futuro di questa nazione” ha concluso.

Nell’introduzione dell’evento, dopo il filmato dei saluti del ministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda, il neo presidente di Lecco e Sondrio Lorenzo Riva ha confermato una nuova cultura nell’impostazione Confindustriale, chiedendo anche ai sindacati un rinnovamento: “Un cambio di CONFINDUSTRIA Lorenzo Rivaapproccio che abbandoni posizioni anacronistiche”. Un passo in tale direzione – secondo la sua visione- è già stato fatto  con la sigla del contratto nazionale dei metalmeccanici che ha legato il salario alla produttività.

Ma c’è dell’altro come il welfare aziendale :”Per garantire maggiori risorse ai lavoratori, senza gravare sui conti delle imprese”.

Per quanto riguarda il territorio “Straordinario laboratorio dove funziona il dialogo fra sistema imprenditoriale, scuola e università, dove il rilancio può passare per settori meno sfruttati come il turismo“,  (non è un caso quindi la scelta di celebrare l’assemblea pubblica nella sede del Politecnico di Lecco)  ha puntato il dito sulle infrastrutture e le loro carenze, chiedendo di rimuovere il blocco ai trasporti eccezionali.

L’innovazione è sì necessaria, in ambito produttivo ora ci sono gli strumenti per attuarla, ma alle aziende locali serve: “Una Europa unita e stabile” per superare le incertezze sugli orizzonti internazionali: dalla Brexit, al protezionismo americano, alla crisi in Medio Oriente.

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Concludendo il nuovo presidente ha ricordato i valori a cui farà riferimento l’associazione da lui condotta: “legalità, concorrenza corretta, innovazione nella produttività, redistribuzione della ricchezza sul territorio e un nuovo rapporto con la pubblica opinione“.

Durante la cerimonia un momento particolare è stato dedicato alle imprese fondatrici dell’associazione nei territori di Lecco e Sondrio che sono state premiate. Erano le lecchesi Arlenico presente Domenico Campanella, La Cartiera dell’Adda presente Giuseppe Cima, Fiocchi presente Stefano Fiocchi, Rusconi Bixio presente Riccardo Sangregorio e le sondriesi A2A, AEVV, e Nuova Serpentino d’Italia.