DISPACCI DA MONTE MARENZO (SOLO ANDATA): 30.05.2013

pendolari fsCALOLZIOCORTE – Come ogni mattina lavorativa, riceviamo e pubblichiamo anche oggi, giovedì 30 maggio, i messaggi arrivati alla nostra redazione, inviati da pendolari alle prese con le difficoltà del dopo-frana Monte Marenzo.

Dispaccio uno ore 6:45 del 30 maggio (Monte Marenzo solo andata).
Una coda di dispaccio di ieri:
Pullula di geni Trenord… ieri pomeriggio, treno da Bergamo delle 17:08 x non far fare ritardo di 5-6 minuti a 3 treni ne fanno fare mezz’ora (33 min.) a uno. Il nostro.
La logica è che siamo ormai abituati al disagio. Abbiamo più alta la soglia del dolore.

Dispaccio due ore 7:25 del 30 maggio
Anche oggi il treno a Cisano è in ritardo e il bar è pure chiuso.
Mi prendo la briga di intrattenere il capostazione sulla richiesta di informazione certe sulla riapertura della linea. Il Capostazione qui è a rotazione.
Ieri ce n’era un altro.
Forse è stato sequestrato dai pendolari del treno di ieri in ritardo.
Il nuovo dice che dovrebbe essere a Milano, in sede Movimento, per un corso obbligatorio.
Anche lui domani deve andarci ma non vuole. Preferisce strare in trincea.
Lo farà da qui online, tra un treno e l’altro.
Evidentemente sa che non verrà disturbato.

Dispaccio tre ore 7:45 del 30 maggio
Sulla porta dell’ufficio il secondo addetto Trenord vuole confortarci.
Con voce impostata da anni di corsi di formazione in call center ci assicura:
“Oramai è questione di gironi”
L’inversione che dei giorni fa gironi capiamo non è semplice refuso, bensì chiaramente un lapsus che allude alle pene dell’inferno.
Il Treno dopo 23 minuti di ritardo finalmente parte.
C’è rassegnazione.
Il capostazione deve aver finito la prima sezione del corso.
La discussione tra alcuni pendolari è se almeno lo ha superato.
Altri pensano: Ancora (almeno) 15 gironi ci toccano

Dispaccio quattro ore 7:55 del 30 maggio
Il Treno si ferma più del dovuto e più del solito a Ponte S.Pietro, è vietato arrivare a Bergamo con meno di 30 minuti di ritardo.
Deve essere vietato dalla Religione del capotreno. Incrociamo il treno per Milano.
Sembra il treno dei migranti degli anni ‘50.
Ammassati.
Molti dormono. Anche quelli in piedi.
Sembrano in viaggio da giorni/gironi.
Distrutti.