DOMENICA PRESEPIO VIVENTE
AGLI ORATORI LECCHESI
DI SAN NICOLÒ E SAN GIOVANNI

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Le “dolcezze natalizie” preparate all’oratorio di San Giovanni

CITTA – Domenica 18 dicembre con due presepi viventi agli oratori San Luigi di San Nicolò a Lecco e di quello del rione di San Giovanni. La rappresentazione a Lecco inizierà alle 16:45 presso la Basilica e sarà animata proprio dai bambini dell’oratorio, mentre quello di San Giovanni nel “salottone” si inizierà alle 15:15 con inno e balli di gruppo, poi alle 15:30 presepio vivente organizzato e animato dai bambini dell’oratorio.

La parola “presepio” deriva dal latino praesepium e significa “mangiatoia” con una chiara allusione al posto dove nacque Gesù. Oggi il presepio non è altro che la rappresentazione, attraverso statuine e modellini, della nascita di Gesù.

La tradizione vuole che la sua origine sia stata segnata da un presepio vivente realizzato in una grotta del monte Falterone (Greccio – Rieti) nel Natale del 1.233 da San Francesco d’Assisi per rievocare la natività dopo un suo viaggio a Betlemme. Si trattò del primo presepe vivente e la tradizione si è perpetuata nei secoli arrivando fino ai giorni nostri: numerosissime sono infatti in Italia e nel mondo le rievocazioni della Notte Santa.

La raffigurazione della natività ha però origini ben più remote, infatti i primi cristiani usavano scolpire o dipingere le scene della nascita di Cristo nei loro punti di incontro (ad es. le Catacombe romane); poi quando il Cristianesimo potè essere professato fuori dalla clandestinità, tale usanza continuò e scene con Giuseppe, Maria e il Bambino andarono ad arricchire le pareti delle prime chiese. Si trattava di graffiti, rilievi e affreschi: per vedere le prime statue dobbiamo attendere la fine del 1200 e per lungo tempo ancora tale tradizione è rimasta prerogativa delle chiese e delle comunità religiose.