DONAZIONI/LA CARTA D’IDENTITÀ
STRUMENTO DI SENSIBILIZZAZIONE

LETTERACaro Direttore, sono convinto che il trapianto sia il salvataggio di due persone. Il donatore e il ricevente. E lo dico, addirittura, da non credente. Qualsiasi sia la sensibilità personale, che nessuno ha il diritto di giudicare, una chiave che può portare ad una scelta consapevole così generosa e egoista assieme, come quella di donare, è sapere che ci sono centinaia e centinaia di persone morte ogni anno per mancanza di organi. Da diversi anni come cittadini abbiamo una possibilità in più per esplicitare il consenso alla donazione di organi: farlo riportare sulla nostra carta d’identità.

Ad oggi, sono 34 i Comuni della Provincia di Lecco che si sono adeguati alla Legge che dà al cittadino la possibilità, all’atto del rilascio o del rinnovo della Carta d’Identità, di esplicitare il proprio consenso alla donazione di organi, garantendo altresì l’iscrizione al SIT (Sistema informativo trapianti) per rendere facilmente reperibili questa volontà del cittadino stesso. 34 Comuni è già un numero importante ma credo sia doveroso che, a partire dagli stessi amministratori, si proceda celermente ad ampliare a tutti gli altri questo servizio, questo strumento di scelta, lasciando al cittadino la piena libertà se usufruirne o meno.

In Provincia di Lecco, i dati ufficiali 2017 registrano ben 4840 adesioni. Un dato molto importante. In due anni, cioè da quando nei primi Comuni è partito il servizio, sono oltre 5.700 le persone che hanno dato finora la loro disponibilità alla donazione. Un ulteriore dato che ne sottolinea il valore e l’importanza, e che va tenuto in considerazione, anche al fine di una maggior sensibilità e ampia possibilità di crescita e consapevolezza, è quello che la rilevazione riguarda solo chi, come stabilisce la Legge, si esprime esplicitamente,per il si o per il no al consenso. Statisticamente è solo il 20 % di chi rinnova la carta d’identità.

dati consenso donazione organi comuni lecco

Infine sulle donazioni, nel 2017, dati aggiornati ad aprile, ben 21 persone hanno ricevuto un organo nuovo – da 4 donatori – che ha permesso loro di tornare a vivere.
Inoltre sono state prelevate ben 26 cornee, quest’ultimo è un dato dell’Ospedale di Lecco e Merate.

Purtroppo ancora oggi in Italia la gente muore in lista d’attesa. Nel nostro Paese ci sono circa 10.000 pazienti (9026 a fine 2016) che aspettano un organo, mentre il numero di trapianti effettuati in un anno è di circa 3700, (3694 a fine 2016) (3400 da persona deceduta,300 da persona viva). Si capisce bene che c’è un evidente disequilibrio tra chi dona e chi attende di poter ricevere.

Il trapianto di organi rappresenta un’efficace terapia per alcune gravi malattie e l’unica soluzione terapeutica per alcune patologie non altrimenti curabili. Chi è l’amministratore che si impegna a rendere possibile anche nel proprio Comune questa libertà di scelta? Noi cittadini possiamo essere d’aiuto a sollecitare che ciò sia reso possibile

Qui il sito del ministero ove sono registrati i dati
E la sezione Home Trapianti del sito del Ministro della Salute

Paolo Trezzi