DOPO 250 MILIONI DI ANNI
IL LARIOSAURO TORNA A LECCO.
UNA DUE GIORNI DI EVENTI

lariosauro fossileLECCO – Più di duecento milioni di anni fa – ben un milione di anni prima dei dinosauri – nel territorio di Lecco viveva un rettile predatore piccolo ma aggressivo: il Lariosaurus. Di lui abbiamo notizia grazie ad un fossile rinvenuto nella zona di Perledo alla fine del XIX secolo, questo esemplare era stato citato in una pubblicazione del 1893 di Mario Cermenati – uno dei fondatori dei Musei Civici – e poi se ne erano perse le tracce. Perse fino a quando Giancarlo Colombo dell’associazione “Scanagatta” di Varenna ha letto su un opuscolo del 1911 dell’esistenza di questi resti e si è messo a cercarli.

Grazie all’appoggio dei paleontologi del Museo Civico di Milano ha ripercorso la strada percorsa dal fossile dopo aver lasciato il lecchese, fino a raggiungerlo nella sua attuale sede: il Carnegie Museum di Pittsburgh (USA). Con la collaborazione dell’istituto statunitense e grazie all’attivismo dell’associazione varennese che ha messo insieme i fondi necessari, nel 2012 è stato fatto un calco dell’esemplare di Lariosauro custodito oltreoceano. La copia è stata esposta a Varenna ed è stata presentata in molti musei del territorio, dopodiché il gruppo “Scanagatta” ha deciso di donarla al comune di Lecco perché fosse mostrata al Museo di Storia naturale a palazzo Belgiojoso.

lariosaurus conferenzaQuesto è “un evento di grande importanza scientifica e museale”, sottolinea Mauro Rossetto direttore del polo museale, dal momento che si tratta dell’unico calco esistente del fossile custodito a Pittsburgh. Ora infatti l’esemplare potrà essere messo a disposizione non solo del pubblico ma anche di tutti gli studiosi europei, inoltre rappresenta un tassello molto significativo che va a completare la collezione dei fossili dell’Ittiosauro già presenti al museo, nonché l’offerta culturale e turistica della città di Lecco. Vista la straordinarietà della circostanza, Rossetto in accordo con l’assessorato alla cultura e con il settore Educazione, Cultura e Sport del comune, ha deciso di organizzare il 28 e 29 marzo una due giorni interamente dedicata al Lariosauro, che avesse una grande rilevanza divulgativa e riuscisse a mostrare “il lato gioioso della cultura e dell’apprendimento”, puntualizza Giovanna Esposito, dirigente del settore cultura.

Nasce così l’idea del “Lariosaurus day” che è stato realizzato grazie alla fondamentale collaborazione di alcune realtà associazionistiche del lecchese, che ancora una volta dimostrano la loro importanza per la vita culturale della città. In particolare l’associazione “Lecco Host” – una dei nove “Lions Club” operanti nel nostro territorio – ha finanziato tutto il grande lavoro scientifico necessario per l’ampliamento del museo, nonché i diversi eventi in programma per la due giorni di fine marzo. L’Associazione Pensionati Volontari Lecchesi invece ha dato un formidabile contributo in termini di risorse umane per preparare l’esposizione del fossile ed organizzare il “Lariosaurus day” e si occuperà inoltre della merenda che verrà offerta ai bambini nel corso del pomeriggio di domenica 29 marzo.

lariosaurus day loc 1Veniamo al denso programma del week-end del 28 e 29 marzo a Palazzo Belgiojoso. Si comincia sabato alle 18.00 con l’inaugurazione del nuovo allestimento dove sarà esposto il calco del fossile nella sala della paleontologia del museo, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Michele Tavola, del presidente di “Lecco Host” Arnaldo Dozio e dei già citati Giancarlo Colombo, Giovanna Esposito e Mauro Rossetto. Ospite d’eccezione Davide Van De Sfroos autore della canzone “El mustro”, i cui frammenti sono stati riportati in uni dei nuovi pannelli del museo, dedicato alle leggende che aleggiano attorno agli avvistamenti del “Nessie” lariano. La serata proseguirà dalle 21.00 con l’eccezionale evento “Una notte al museo… Storie museali, di uomini e animali”: uno spettacolo teatrale per famiglie realizzato alla luce delle torce elettriche portate dai bambini, direttamente nella sale del museo naturalistico.

Domenica mattina si riprende alle 11.00 con la conferenza “Alla ricerca del Lariosauro perduto”, condotto dall’esperto Giancarlo Colombo. In contemporanea è stato organizzato un fuori programma: verrà raddoppiato l’appuntamento pomeridiano previsto per le 15.00 con i bambini che è andato subito esaurito. Si tratta di un laboratorio creativo accompagnato da una visita guidata pensata apposta per i più piccoli. Nel pomeriggio alle 15.00 verrà presentato il libro per bambini “C’è un Lariosauro in giardino” di Dino Ticli, scrittore e paleontologo che per primo a Lecco ha introdotto la paleontologia e lo studio dei fossili, organizzando cicli di conferenze e corsi di formazione per insegnanti. In contemporanea i bambini saranno coinvolti nel laboratorio “Disegna il tuo Lariosauro!” a cura della naturalista Paola Rota e Danilo Loizedda e in collaborazione con i volontari dell’Associazione Volontari Pensionati Lecchesi. Concludono la giornata la visita guidata alla sale e ai depositi paleontologici del Si.M.U.L. e la merenda al museo.

Manuela Valsecchi

lariosaurus day loc