È LEGGE LA SANITÀ DI MARONI:
NOVITÀ PER TICKET E OSPEDALI,
DEPOTENZIATE LE ASL

regione maroni sanitàMILANO – Approvata nella notte la prima parte della riforma della sanità voluta da Maroni. Il Consiglio regionale ha promosso il testo che modifica, anche radicalmente, l’assetto sanitario tracciato nel periodo formigoniano. Favorevole il centrodestra, contrarie tutte le minoranze (Pd, Patto civico e M5s).

La riforma prevede la trasformazione delle 16 Asl lombarde in 8 Agenzie di tutela della salute (Ats) private dai compiti di gestione dei servizi territoriali, competenze che passeranno agli ospedali (Aziende sociosanitarie territoriali – Asst) i quali svilupperanno due percorsi, uno per le cure ospedaliere e uno per, appunto, i servizi territoriali. Sorgeranno quindi “maxi abulatori” per la cura dei cittadini dalla routine al ricovero, le Aft (Aggregazioni funzionali territoriali) e le Uccp (Unità complesse di cure primarie).

Tale redistribuzione organizzativa prevede un risparmio che andrà a incidere sulla rimodulazione dei ticket sanitari in base al reddito dei pazienti. Il testo prevede anche l’istituzione di un assessorato unico “al Welfare” che unisca Famiglia e Salute.

Il nuovo documento, scritto da Fabio Rizzi (Ln) e Angelo Capelli (Ncd), traccia inoltre nuove regole nelle nomine dei massimi dirigenti e la nascita di un’agenzia di controllo.

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