ESODATI, BUONE NOTIZIE
PIRELLI: “CI AUGURIAMO
CHE LA NORMA SIA DEFINITIVA”

wolfango pirelliLECCO – Buone notizie finalmente per gli “esodati”. Con la promulgazione di un decreto all’interno dell’ultima legge di stabilità, sono stati rivisti i requisiti per consentire di andare in pensione a chi, prossimo alla pensione, è rimasto senza lavoro, ma per via della legge Fornero si è vista allontanarsi di diversi anni l’età pensionabile.

“È la settima salvaguardia – spiega Wolfango Pirelli segretario provinciale della CGIL – ovvero il settimo provvedimento correttivo per risolvere il problema degli esodati e riguarda 24.300 persone. Noi ci auguriamo che sia quello definitivo, ma contando tutte le sette salvaguardie assieme è stato consentito di andare in pensione a 172.000 persone, quando secondo i nostri calcoli gli esodati potrebbero essere tra i 250 e i 300.000”.

cinzia gandolfiCerchiamo di capire però a chi si rivolge in governo con questo ultimo decreto. “Innanzitutto bisogna sottolineare che la salvaguardia non è automatica – spiega Cinzia Gandolfi del patronato Inca -, ma l’interessato deve attivarsi personalmente e fare domanda entro e non oltre il 1 marzo del 2016 a enti e con modalità diverse e si rivolge ai lavoratori interessati dalla legge Fornero che sarebbero dovute andare in pensione entro il 6 gennaio 2017 ma che hanno perso il posto di lavoro. Si tratta insomma di lavoratori che si sono trovati in quel periodo particolare ad aver perso il posto di lavoro ma che per la rigidità della legge Fornero non hanno potuto andare in pensione e per i quali vengono allora ripristinate le vecchie leggi. In ogni caso, chiunque abbia dei dubbi sulla propria posizione è caldamente invitato a rivolgersi ai patronati per chiarire ogni questione ed essere indirizzato verso il percorso corretto da intraprendere”.

“La legge Fornero interviene con un elemento di rigidità quando già prima i percorsi erano già fortemente individualizzati. Noi auspichiamo il ripristino dei percorsi flessibili, con interventi strutturali e definitivi. Le sette salvaguardie sono il segnale che la legge Fornero va rivista perché è troppo rigida, nella nuova legge di stabilità non sono state però messe risorse per rivederla e quindi se venisse modificata la legge Fornero si rischia che a pagare siano ancora i lavoratori” conclude Pirelli.

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