EXPO: TASSA DI SOGGIORNO
PER CHI DORME A LECCO?
E SUBITO SCOPPIA IL CAOS

Basilica San Nicolò Lago LEccoLECCO – Arriva l’Expo e Lecco si ingegna per diventare città turistica. Così nel pomeriggio di giovedì se ne è parlato a Palazzo Bovara ed è stato stabilito che ci saranno sei interventi in favore del turismo: dai percorsi manzoniani (che non possono mai mancare) a un battello che colleghi la città ai borghi più belli sul lago. In tutto l’operazione costerà 630mila euro, di cui 280mila arrivano da Regione Lombardia e il resto usciranno dalle casse del Comune. Che però ben difficilmente avrà 350mila euro da spendere. Così l’idea dell’Amministrazione è quella di creare una tassa di soggiorno per ripianare i costi, della quale però se ne parlerà meglio nelle prossime due settimane. Ma ha già creato scompiglio in aula.

“Prima bisogna creare la città turistica, visto che è anni che se ne parla, ma non è stato fatto ancora nulla – attacca Ivan Mauri (Ncd) -, poi si fa il resto. E se proprio bisogna inserire una tassa di soggiorno almeno sia diversificata, come prevede una legge regionale. Chi alloggia in un hotel a quattro stelle non può pagare come un turista che campeggia”. Il gruppo consigliare pensa a Como come esempio, dove la tassa di un albergo di lusso ha una tariffa di 2,50 euro a persona, mentre chi soggiorna in un bed and breakfast paga un euro.

“Altra cosa importante è che ciò che si fa per l’Expo continui anche dopo il 2015. Non si può buttare via tutto dall’anno dopo”