FENOMENOLOGIA DI WHATSAPP:
RIFLESSIONI SEMISERIE SULL’APP
CHE CI HA CAMBIATO LA VITA

whatsappPremetto che io amo tutte quelle scematine tecnologiche offerte dal mercato negli ultimi anni: alle medie, sono stata una dei primi ad avere l’iPod e ora possiedo un tablet e uno smartphone che è talmente smart da sapere cosa voglio scrivere ancora prima che io lo abbia scritto. È straordinario: io voglio dire “mi piace un botto”, inizio a scrivere “mi”, e il cellulare da solo mi suggerisce “piace”. Poi digito: “un” e lui in piena autonomia mi suggerisce “botto”. Sono i miracoli della tecnologia, signori miei, che sa che sono di fretta tra treno, metro, lezione, quarti d’ora accademici e tutto, al punto che il mio iPhone pensa per me e mi fa risparmiare tempo, suggerendomi cosa scrivere. Meraviglia.

Ecco, però, io credo che tra tutte queste meraviglie, ci sia una cosa più meravigliosa delle altre: Whatsapp, l’applicazione nata nel 2009 che permette di chattare gratis con gli altri utenti che la possiedono. Ammettiamolo: ognuno la pensi come vuole a riguardo, ma la vita ce l’ha cambiata.

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