FONDAZIONE PROVINCIA DI LECCO:
CORTILI DEI GENTILI, SCUOLE,
E L’UNESCO PER CIVATE

fondazione pv lecco (27)LECCO – Presentati oggi, presso Palazzo delle Paure a Lecco, i progetti che la Fondazione Provincia di Lecco Onlus finanzierà nei prossimi mesi. La riqualificazione del sentiero che costeggia il Lago di Pusiano, tra Moiana e Bosisio Parini, è l’unico progetto ambientale passato; numerosi, invece, i fondi stanziati per la cultura tra cui si annoverano i restauri a Civate della facciata della Chiesa dei SS. Nazario e Celso,  degli affreschi della navata della chiesa di Villa Vergano, quelli di quattro strappi di affresco nella Chiesa della Vittoria di Lecco, di Palazzo Recalcati a Malgrate e, infine, quelli dell’affresco di Luigi Sabatelli  nella parrocchiale  di Valmadrera. Proprio quest’ultimo progetto è stato analizzato con particolare cura dalle quarte dell’indirizzo figurativo del Liceo Medardo Rosso di Lecco, che da circa tre anni, collaborano con la Fondazione Provincia di Lecco realizzando delle schede di restauro dei beni selezionati, cogliendo così l’occasione per studiare artisti e movimenti locali. 

fondazione pv lecco (7) La categoria che ha ricevuto più finanziamenti, come di consueto, è quella del sociale: nella provincia di Lecco particolare attenzione è stata riservata a progetti che hanno a che vedere con malati di diabete, anziani, soggetti con disagi psichici, affetti da autismo, con la sindrome di down, per garantire l’inserimento nel mondo lavorativo o, ancor prima, in quello scolastico. Il presidente Mario Romano Negri ha infatti spiegato: “Per il settore socio-assistenziale diamo priorità alle disabilità, al disagio psichico e alle malattie croniche, privilegiando le esigenze di inclusione e miglioramento dei comportamenti nelle strutture scolastiche” Riceveranno inoltre alcuni fondi la Caritas lecchese per il rifugio notturno,  Les Cultures per l’inserimento scolastico di soggetti deboli, l’opera Don Guanella per agevolare il transito dall’infanzia alla maggiore età in soggetti a rischio, la Cascina Don Guanella a Valmadrera per la realizzazione di una serra riscaldata, oltre che, sempre nella stessa città, l’associazione Amici dei Pompieri, per la dotazione di alcune strumenti necessari all’autopompa. 

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Presentate inoltre le iniziative “straordinarie”, rispetto alla consueta attività della Fondazione, in primo luogo la mostra, ospitata proprio a Palazzo delle Paure  “Natura e città – Morandi, Morlotti e il paesaggio italiano tra le due guerre” realizzata in collaborazione con l’Associazione ex alunni Liceo Ginnasio “A. Manzoni” Lecco e Liceo classico-linguistico “A. Manzoni”, esperienza che si sta pensando già di ripetere il prossimo anno. Già in fase di attuazione, invece, il secondo concorso, per cui sono stati stanziati 50mila euro dopo quello relativo a Expo dello scorso anno, che vedrà coinvolte le scuole primarie e secondarie del territorio: il tema scelto per il 2016 è quello dei “Beni comuni”.

Inoltre è di prossima inaugurazione il Polo Frassoni,  realizzato in collaborazione con l’ente Frassoni, che opera in favore degli indigenti. Grazie al fondo di “Housing Sociale” della Fondazione Cariplo, la Fondazione Provincia di Lecco Onlus ha rilevato tale bene, rispondendo sia alla necessità di diversificare il proprio investimento patrimoniale, sia come importante investimento sociale: verranno infatti aperti un centro diurno e 22 appartamenti con un sistema domotico in grado di supportare persone non autosufficienti.

fondazione pv lecco (22)Importante evento che darà prestigio alla città di Lecco e verrà ospitato nel Polo locale del Politecnico di Milano è il “Cortile dei gentili” un’occasione di confronto e dialogo, tra credenti e non, su un tema particolarmente delicato, quello del “Dolore innocente”. L’iniziativa, inaugurata dal Cardinale Gianfranco Ravasi, si terrà il 10 e 11 giugno  è vedrà l’intervento  di Giuliano Amato.

Prosegue, infine il progetto di candidatura all’Unesco di San Pietro al monte di Civate. Un’importante team di studiosi, fra cui i professori Alzati e Rossi della Cattolica, che ha potuto avvalersi anche della consulenza del presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, Giovanni Puglisi, e di Massimo Bray, che è stato ministro della Cultura durante il governo Letta. “La proposta di candidatura vedrà il monastero civatese come punta di diamante del “Paesaggio culturale degli insediamenti benedettini dell’Italia medievale”, ha spiegato Romano Negri. Tale candidatura sarà appoggiata, oltre che da un fondo creato appositamente, anche grazie alla casa editrice Treccani, sul cui sito è già stata aperta un’area dedicata, e con la cui collaborazione presto verrà realizzata una prima conferenza sull’argomento prima a Roma e poi Parigi. “Monsignor Vincenzo Gatti riposerà, visto questo grande impegno ancor più tranquillo” ha concluso il presidente, con riferimento al grande sostenitore dell’importante monumento civatese, scomparso proprio lo scorso anno. Le ragioni per candidare San Pietro al Monte a bene Unesco sono inoltre state illustrate da Ilaria Bruno che ha presentato l’ultimo testo pubblicato dal restauratore Giacomo Luzzana. 

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Tra le numerose autorità intervenute, il presidente della Provincia, Flavio Polano, che ha voluto elogiare il lavoro svolto, ringraziando la Fondazione dell’attività di promozione, di alta qualità, fatta al territorio. Simona Piazza, assessore alla Cultura del Comune di Lecco, ha lanciato la proposta di un coinvolgimento del Liceo di Scienze Sociali  nelle attività della Fondazione, proprio come già accade con quello artistico per la parte della cultura. Vico Valassi, in qualità di presidente dell’UNIVER Lecco, ha ampliato tale proposta dandole un’accezione internazionale concretizzata nella collaborazione con gli studenti di ingegneria stranieri che frequentano il Politecnico. Infine Monsignor Franco Cecchin ha concluso con un breve intervento in cui, facendo riferimento alle azioni virtuose che sono in fase di attuazione e riprendendo il titolo della sua ultima fatica letteraria, ha dichiarato: “Lecco, ancora una volta, mi stupisci!”.

 Chiara Vassena