GIALLO A LECCO: IL ‘NERO’ ZAMPERINI VEDE ROSSO PER COLPA DELLA GRONDAIA ARANCIONE

LECCO – “In una città dove, soprattutto per responsabilità della Commissione Paesaggistica, in nome del decoro e della salvaguardia del paesaggio si bloccano lavori per anni – scrive il consigliere comunale Giacomo Zamperini – e si fanno le pulci ai cittadini e commercianti, creando mille problemi (come devono essere eseguiti i lavori, con quali materiali, di quali colori, in che stile, e altre mille piccolezze che portano all’esasperazione le persone), mi chiedo come sia stato possibile che nessuno dell’amministrazione comunale si sia posto un dubbio sulla decenza di questa grondaia arancione che scarica acqua sporca sul marciapiede. A due passi dall’ingresso di palazzo Bovara”.

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“Vorrei capire meglio perchè, da una parte, si continua ad ostacolare i commercianti con inutili burocrazie, dall’altra, non ci si accorge neppure che la vera indecenza si è creata proprio sotto il loro naso. Per fare qualche esempio – aggiunge Zamperini – vorrei ricordare solo gli ultimi casi eclatanti: l’insegna di Mangili che è stata coperta per più di un anno perchè, sporgendo di due centimetri sul marciapiede, e stata ritenuta “pericolosa” oppure il caso di un caro amico a cui hanno detto di cambiare l’insegna già ultimata del suo bar solo perchè lo sfondo doveva essere dello stesso colore dei serramenti. Io credo che l’amministrazione dovrebbe occuparsi di combattere il degrado partendo dalle cose serie, lasciando in pace la gente che lavora onestamente. Altrimenti dovremmo pensare che questa schifosissima grondaia non deturpi lo storico palazzo Bovara, ma le insegne o i tavolini dei negozi si? La pazienza ha un limite!”.

“Mi impegno ad intervenire al più presto sul caso specifico – conclude la nota -. Inoltre, intendo eliminare alcune inutili pratiche burocratiche: presenterò una proposta per modificare il regolamento edilizio rendendolo più snello e dando così ossigeno a tutti coloro che intendono ristrutturare casa o fare dei lavori per il loro negozio, sempre seguendo le regole ma senza dover diventare matti”.