GIGLIO RESTITUITO ALLA CITTA’:
IL 21 MARZO APRIRA’
IL CENTRO POLIFUNZIONALE

pizzeria giglio 6LECCO – Ancora pochi giorni e la ex pizzeria Giglio di Pescarenico sarà trasformata in un centro polifunzionale  dedicato specialmente agli anziani. Il locale, simbolo della lotta alla ‘ndrangheta lecchese, dopo una ventina di anni sarà riaperto, nonostante i numerosi stop a causa dei ritrovamenti archeologici e dei resti umani scoperti negli ultimi due anni, che hanno rallentato forzatamente il cantiere.

La ristrutturazione totale del locale inizialmente sarebbe dovuta costare 347mila euro, a cui si sarebbero aggiunti 53mila euro per l’appartamento di via Adamello, altro bene confiscato alla criminalità organizzata. La metà dei fondi provengono dalla fondazione Provincia di Lecco, 150mila euro dalle casse di Palazzo Bovara e 50mila dal Consorzio Consolida. Ma a seguito dei ritrovamenti nel corso dei lavori i costi sono lievitati fino a 485mila euro, così l’Amministrazione comunale ha dovuto sborsare altri 130mila euro e i restanti ottomila sono stati reperiti da Consolida. Così ora il centro polifunzionale di Pescarenico può vantare veri e propri reperti archeologici all’interno delle sale.

pizzeria giglio 5“La cosa più importante è che l’inaugurazione coinciderà con l’apertura al pubblico della struttura – afferma il sindaco Virginio Brivio –, già per il giorno successivo sono già in programma alcune iniziative non solo per gli anziani, ma anche per gli abitanti della zona. Vogliamo essere sempre più vicini ai rioni”. Oltre ai ritrovamenti anche le banche avrebbero potuto ostacolare il progetto, a causa delle ipoteche presenti sulla struttura. “Siamo andati personalmente a chiedere di togliere le ipoteche – sottolinea il primo cittadino –, gli istituti hanno rinunciato ai mutui e questo è stato un punto fondamentale per sbloccare tutta la vicenda”.

Ultimo test da superare è stata la Soprintendenza, che è intervenuta per gestire i lavori negli ultimi due anni. “Questo è un edificio di interesse cruciale per la città – spiega Chiara Rostagno, funzionario della Soprintendenza – , l’edificio ha trattenuto stratificazioni di diverse materie e periodi storici. Così è stata scoperta la struttura longobardo”. L’ex pizzeria Giglio sarà dedicata a Emanuela Loi, agente di polizia, prima donna a cadere in servizio nella strage di via D’Amelio a Palermo nell’attentato mafioso costato la vita a Paolo Borsellino.