GIUSTIZIA: CRESCONO IN PROVINCIA
TRUFFE, INFORTUNI SUL LAVORO
E REATI EDILIZIA/AMBIENTALI.
E LA PROCURA È SOTTO ORGANICO

chiappaniLECCO – Sono diminuite, in linea generale, le notizie di reato nella nostra Provincia durante lo scorso anno giudiziario, che si calcola dal 1 luglio 2015 al 30 giugno 2016. A darne notizia, questa mattina, il Procuratore della Repubblica di Lecco Antonio Chiappani, che ha illustrato i dati trasmessi al Procuratore generale, i quali “in un contesto ampio si diluiscono, ma per noi possono essere importanti per avere un parametro oggettivo delle letture che possiamo dare della nostra realtà territoriale”.

Il primo elemento evidenziato dal Procuratore il gran lavoro del proprio ufficio: “Visto il numero esiguo di personale mi chiedo come facciano ad erogare tutti questi servizi”. L’organico della procura è infatti composto da un Capo, quattro Sostituti procuratori (uno ogni 84.348,5 abitanti, il rapporto più alto del nord Italia) e altrettanti Vice procuratori onorari, 19 persone del settore amministrativo, affiancati da un vigile urbano che si occupa delle notifiche e da cinque ragazzi del servizio civile.

“È grazie al lavoro di queste persone che nell’arco di tempo preso in considerazione abbiamo garantito oltre cinquecento sessioni di udienza, proposte dieci misure di prevenzione personale, ottenuti 16 decreti di sequestro per equivalente per un importo totale di oltre dodici milioni di euro. Sono state ottenute 273 condanne definitive e sono stati definiti 5.672 procedimenti penali a carico di indagati noti e 3.443 a carico di ignoti”.

L’aspetto più rilevante sicuramente la diminuzione generale delle pendenze del 24 per cento: a diminuire sono il numero dei furti, delle rapine, dei casi di stalking, delle violenze sessuali, dello sfruttamento della prostituzione, della pedofilia e della pedopornografia. “Questo – spiega Chiappani – anche grazie al nuovo sistema di interventi coordinato dalla Prefettura per fronteggiare la piaga dei reati contro i ‘soggetti deboli’”.

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Diminuiscono anche i reati in materia di detenzione illecita e di spaccio di sostanze stupefacenti e quelli in materia tributaria. “Interessante anche il caso dei crimini commessi dai cittadini stranieri, che, a dispetto della percezione che spesso si ha della realtà, è sceso del 33,70 per cento rispetto all’anno precedente”.

Non ci sono solo buone notizie. I procedimenti per estorsione sono fortemente diminuiti contro autori noti, ma sono in aumento per gli ignoti; netto aumento per le truffe, in particolare quelle realizzate tramite internet, mentre non aumentano ma restano molto elevati i reati commessi all’interno della famiglia.

È molto presente il fenomeno dei reati commessi contro la persona ed è in aumento anche il fenomeno degli infortuni sul lavoro con risvolto penale. Altro notevolissimo accrescimento quello dei reati fallimentari e societari e delle contraffazione, così come salgono le notizie di reato concernenti l’edilizia e l’ambiente. Rimangono invariate e restano moltissime le effrazioni al Codice della strada.

Per scendere nel dettaglio. Nel 2015/2016 ci sono stati sette procedimenti per corruzione, nessuno per concussione e sei notizie di reato per il peculato. Sono passate da 103 dell’anno precedenti a 20 le iscrizioni per la malversazione ai danni dello Stato e indebita percezione di contributi.

casa omicidio torre de busi 1Cinque le notizie di reato per l’omicidio volontario: oltre ai due casi noti di cronaca, uno frutto di un’indagine del tutto separata che è stato poi trasmesso alla Dda di Reggio Calabria, uno archiviato perché accertata la morte naturale e un’altra situazione probabilmente analoga in corso di verifica.

Oltre al tentato omicidio di Garlate, sono stati registrati 51 procedimenti per omicidio colposo: 16 da incidenti stradali, due da incidenti sul lavoro e 13 da colpa professionale; mentre moltissime, 188, le notizie di reato di lesioni colpose.

Ci si ricorderà certamente anche del fenomeno del terrorismo che ha investito il nostro territorio lo scorso anno, anche se il processo a carico di Moutarrik si svolgerà a Como, dove si trova il tribunale competente, cioè la Corte di Assise.

“Per quanto riguarda i reati per mafia la materia non è di nostra competenza ma la situazione sempre ben monitorata. In generale c’è un grande attenzione nel lecchese delle forze dell’ordine e della Prefettura, anche se manca il supporto istituzionale in alcuni settori come quello degli imputati con disagio psichico. Il Csm aveva anche chiesto l’aumento di un’unità per portare a cinque i sostituti ma il Ministro a rigettato la proposta” conclude Chiappani.

Manuela Valsecchi