GRECIA AL REFERENDUM: UN “NO”
PER UN’EUROPA DIVERSA

grexit1LECCO – Grexit: neologismo degli ultimi mesi, parola che quotidianamente viene ripetuta all’unisono da mezzi di informazione, debitamente ammaestrati, al fine di evocare uno spettro che, come tutti i fantasmi, a forza di essere evocato, alla fine per molti sarà bello vedere dal vivo. Come spesso accade, i giornalisti in Italia, e non solo probabilmente, hanno il vizio di rivendicare la libertà di scrivere, ma si guardano bene dall’usare quella di pensare. E così quello che sta accadendo in questi giorni è una vergognosa campagna mediatica di disinformazione e capovolgimento della realtà dei fatti.

In primo luogo viene costantemente sbandierato che il referendum del 5 luglio sarà una decisione sullo stare o meno in Europa, ma si tratta di una menzogna. Il referendum proposto dal governo greco sarà sull’accettare la proposta della Troika o rilanciare un nuovo negoziato. Una volta assodato questo, è opportuno capire quale sia stata il piano proposto da Jean-Claude Juncker e i motivi del rifiuto greco.

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