I SENZATETTO DI LECCO A CACCIA DELLA LORO “RIVALSA”

Senzatetto comuneLECCO – Questa notte dovranno trovare riparo chissadove in città. Stamattina i 27 hanno abbandonato quella che è stata la loro casa per 5 mesi, il rifugio gestito dai volontari della Caritas in via San Nicolò, nei pressi della Basilica.

Italiani e stranieri, disoccupati, padri e madri di famiglia separati, tutti accomunati dallo stesso destino che li ha portati a vivere per un periodo, breve o lungo, in strada. Da oggi, per almeno 15 di loro comincia una nuova avventura: hanno deciso di mettersi in gioco, creando un vero e proprio gruppo che si chiamerà la “Rivalsa”.

L’unione fa la forza e loro lo sanno bene. L’hanno imparato sulla loro pelle e oggi sono pronti ad affrontare la vita, insieme. In questi anni, mesi o giorni hanno imparato che l’uno può contare sull’altro. La loro filosofia è semplice ed efficace:“io do una mano a te, tu la dai a me”. “C’è chi lava i calzini, chi rammenda i pantaloni – racconta Pietro, uno dei portavoce del gruppo – ognuno di noi si dà da fare per ciò che sa fare. Siamo una famiglia. Abbiamo creato un bel rapporto d’amicizia, siamo molto uniti”.

Non solo parole, ma tanti fatti. I gesti di solidarietà tra loro non mancano: strette di mano, sguardi di intesa, qualche battuta e la consapevolezza, acquisita nel tempo, di volere di più dalla vita. “Il nostro primo obiettivo – dice convinto Pietro – è trovare un tetto, un riparo stabile”. Avevano organizzato una protesta e concordato di accamparsi fuori dal municipio, come preannunciato in un documento diffuso nei giorni scorsi e approdato anche nelle aule di Palazzo Bovara. Ma all’ultimo momento hanno preferito non sollevare troppo clamore, ma giocarsela in un altro modo. Cominceranno organizzando una cena, in programma venerdì 11 aprile alle 20.30 al salone di San Giovanni, per raccogliere fondi con l’aiuto della Caritas, del Comune di Lecco e de Il Barcaiolo. ”Abbiamo bisogno di fondi per rimetterci in gioco – sottolinea Pietro – anche se molti ci hanno abbondato”.

Tra di loro ci sono imbianchini, muratori, parucchieri, giardinieri…”Abbiamo mandato molti curriculum in tutta la Lombardia – afferma – ma la crisi c’è e non siamo riusciti a trovare un impiego. Siamo disposti a fare qualsiasi tipo di lavoro. Non trovando alternative abbiamo pensato di rimboccarci le maniche e darci da fare in prima persona: abbiamo deciso di creare questo gruppo, che in futuro, forse, potrà diventare una cooperativa”.

Hanno già le idee chiare sul da farsi:”Cominceremo facendo alcuni servizi nelle chiese, nelle parrocchie”.

La volontà di cambiare c’è e traspare forte dalle parole di Pietro che lancia la sfida:”Dateci un rudere da sistemare, vi faremo vedere cosa siamo capaci di fare. Non siamo barboni che occupano la biblioteca o la stazione, ma persone che hanno voglia di lavorare, di ricominciare a vivere anche se abbiamo 50 anni”.

Ciò che vorrebbero i 15 coraggiosi senzatetto di Lecco è solo un’opportunità.

Elena Pescucci
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GRUPPO RIVALSA/”UNA CENA PER UNA CASA”